Museo Diocesano, tutto
pronto per l'inaugurazione

Tutto pronto al nuovo Museo Diocesano, che si prepara ad accogliere il pubblico in una data simbolica per Cremona: la solennità patronale di Sant’Omobono. L’inaugurazione è in programma venerdì 12 novembre, con un momento di arte e spiritualità in Cattedrale che sarà trasmesso in diretta su Cremona1 dalle ore 15.55.
In apertura la celebrazione dei Primi Vespri presieduta dall’arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia, mons. Mario Delpini, affiancato naturalmente dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni. Poi, verrà presentato il nuovo spazio espositivo con l’intervento illustre della direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, sul tema “Musei Vaticani, un viaggio fra storia, arte e fede”.
A seguire, la benedizione dell’arcivescovo Delpini all’ingresso del Museo, quindi Sua Eccellenza visiterà le sale insieme con le autorità. Mentre il pubblico potrà accedere allo spazio espositivo da sabato 13 novembre e anzi per l’intero fine settimana sono previste visite gratuite su prenotazione; i biglietti sono quasi soldout con 1.500 adesioni, eventuali disponibilità residue sono verificabili sull’apposito sito web.
“Questi anni di lavoro hanno permesso di raggiungere uno straordinario risultato, che ora diventa una sorta di ulteriore Cattedrale -commenta il Vescovo di Cremona, mons. Napolioni- La Cattedrale è la Chiesa Madre di tutta la Diocesi ed è bello che qui ci siano tracce della devozione della fede e della cultura del territorio, così chi passerà qui potrà scoprire i frutti della fede che sono certamente le opere di carità e la testimonianza dei credenti, ma anche questo amore che diventa bellezza e colore, che diventa forma e narrazione del Vangelo e della storia sacra, come qualcosa che in ogni tempo parla agli uomini e alle donne”.
Giunge così a compimento un ambizioso progetto capace di unire fede e cultura, realizzato all’interno del Palazzo vescovile di Cremona con il contributo della Fondazione Arvedi Buschini, che ha supportato l’idea di creare un Museo Diocesano.
Federica Priori