Politica

Tariffa puntuale, interrogazione
di Simi: "Vogliamo dati chiari"

“Vogliamo dati chiari sulla raccolta puntuale”: questa la richiesta fatta dal consigliere comunale Saverio Simi (Forza Italia), che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta all’assessore Manzi. “Nonostante la fase di “misurazione” sia stata avviata all’inizio di Settembre, ad oggi permangono molte incertezze riguardo a numerosi aspetti del futuro servizio” commenta il consigliere. “La distribuzione di sacchi della stessa misura ed in egual numero a ciascun nucleo famigliare indipendentemente dal numero dei componenti, il fatto che quasi un terzo delle attività produttive, immaginando i problemi legati al mantenimento di un bidone all’interno dei propri locali, non abbia ancora ritirato i sacchi, le informazioni contraddittorie fornite agli amministratori di condominio in merito alla raccolta all’interno dei locali rifiuti comuni, l’aumento degli abbandoni in prossimità dei cestini e nelle aree isolate, sono alcune delle conseguenze di un progetto mal pensato e disordinatamente attuato.

Attraverso l’ordine del giorno presentato il 14/06/2021 dai gruppi Consigliari di Forza Italia e di Viva Cremona, era stato chiesto all’Amministrazione Comunale di Cremona un ripensamento sull’impostazione del nuovo servizio, a partire dalla necessità di posticipare l’avvio dello stesso al solo 2022 limitando la fase di “sperimentazione”, di ripensare il dimensionamento dei sacchi, di incentivare economicamente i cittadini più virtuosi a fronte di un effettivo incremento della frazione di rifiuti effettivamente avviati al riciclo con la riduzione della tariffa. L’ordine del giorno è stato respinto dalla maggioranza e le problematiche che avevamo previsto si stanno regolarmente verificando.

Che la confusione domini nell’azione dell’Amministrazione Comunale è comprovato dai numerosi ripensamenti che la Giunta Comunale ha già manifestato di voler mettere in atto, pur non disponendo di alcun dato significativo. Due esempi tra tanti: la disponibilità recentemente comunicata dall’Amministrazione a fornire ai titolari di attività produttive sacchi di dimensioni differenti in base ai loro effettivi bisogni ed agli spazi a loro disposizione, a fronte di un’originaria rigidità, e la retromarcia rispetto alla rimozione dei trespoli all’interno dei locali rifiuti condominiali, scelta che se attuata avrebbe generato moltissimi problemi igienici.

Ma l’elemento più critico del progetto è la mancata esplicitazione di obbiettivi quantitativi e qualitativi concreti e misurabili. E’ evidente a tutti che il solo aumento della percentuale della raccolta differenziata o il numero di sacchi dotati di tag ritirati in questi primi due mesi non coincide automaticamente con l’incremento del quantitativo di rifiuti differenziati effettivamente avviati al riciclo. Già oggi almeno il 25-30% dei rifiuti differenziati vengono avviati all’incenerimento in quanto non riciclabili, al pari di quelli indifferenziati. Al contrario è probabile che diversi cittadini, preoccupati di vedere aumentati i costi del servizio, differenzino in modo impreciso, incrementando la quota “sporca” della raccolta differenziata che, per ragioni di lavorazione, non potrà essere avviata al riciclo.

Per superare questo equivoco chiediamo oggi alla Giunta Comunale di fare chiarezza e di rendere pubblici una serie di dati, finora non forniti né in commissione né all’osservatorio rifiuti, che ci potranno aiutare a comprendere il successo o più probabilmente l’insuccesso dell’intera operazione. L’unica certezza che si è fino ad oggi verificata è aver complicato la vita dei cittadini”.

Molteplici le richieste fatte all’Amministrazione Comunale: fornire un prospetto dettagliato contenete l’esatta quantificazione mensile di rifiuti prodotti (tonnellate) nel Comune di Cremona, suddivisi per tipologia, relativamente agli ultimi 3 anni (2019/2020/2021); con riferimento al medesimo periodo di cui al punto precedente (triennio 2019-2021) fornire un prospetto riportante il dato dettagliato mensile del quantitativo dei rifiuti effettivamente avviati a riciclo suddiviso per categoria; fornire un prospetto contenente la quantificazione mensile dei ricavi derivanti dalla vendita della frazione di rifiuti differenziati, suddiviso per categoria, effettivamente avviata di riciclo con riferimento al triennio 2019-2021; fornire i quantitativi annuali di rifiuti avviati all’incenerimento dal 2015 ad oggi; fornire il costo annuale sostenuto dal Comune di Cremona per l’attività di raccolta dei rifiuti e di smaltimento nel periodo 2015 al 2021; fornire il bilancio preventivo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Comune di Cremona per l’anno 2022″.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...