Lotta contro i raggiri: arrivano
i sacchetti del pane anti-truffa
E’ sempre forte l’impegno a contrastare il fenomeno delle truffe, soprattutto ai danni dei più anziani e fragili. Dopo un’estate fatta di incontri nelle piazze e nei quartieri, ora parte un’altra iniziativa: sui sacchetti del pane di una settantina di attività commerciali della città, i cittadini troveranno stampati i consigli più utili per evitare di incappare negli odiosi raggiri.
L’idea è stata presentata oggi negli uffici della Questura dal questore Carla Melloni, dall’assessore alla Sicurezza Barbara Manfredini, dal comandante della polizia locale Mariarosa Bricchi e da Andrea Badioni, presidente di Confcommercio.
“Un’idea di grande impatto”, l’ha definita il questore. Di “lavoro capillare” sul territorio ha parlato l’assessore Manfredini. “L’obiettivo è quello di arrivare direttamente alla popolazione, di andare nei quartieri, nei centri anziani, in quei luoghi dove ci si raduna e dove si vedono situazioni di fragilità. Importantissimo, specie per gli anziani soli, contare sugli agenti, considerati proprio come un riferimento quotidiano. E’ un lavoro di prossimità e di vicinato che va a completare quanto già fatto nei mesi scorsi”.
I depliant e le locandine saranno distribuiti a tappeto. All’iniziativa parteciperanno i commercianti, anch’essi un riferimento importante per le persone. E qui si inserisce l’idea dei sacchetti del pane con stampati i consigli per non cadere in trappola. Ne ha parlato il presidente di Confcommercio Badioni. “Le associazioni di categoria e i nostri panificatori sono sempre capaci e attenti. Bisogna infatti muoversi e agire come comunità, questa è davvero una opportunità da cogliere”.
Da parte sua, il comandante della polizia locale Mariarosa Bricchi ha sottolineato il grande lavoro fatto quest’estate in giro per i quartieri con i proficui incontri avuti con gli anziani e i residenti. “Ci hanno fatto tante domande e abbiamo avuto un buon riscontro”.
“Più se ne parla”, ha ribadito il questore, “più riusciremo a salvare qualcuno da questo orribile reato che colpisce le persone più deboli e vulnerabili, ma non solo. Tutti possono essere colpiti e nessuno si deve vergognare a denunciare. La denuncia ci serve per capire quali sono le zone maggiormente colpite, ci serve perchè noi lavoriamo con la collaborazione e la memoria di tutti”. “Queste”, ha concluso il questore, indicando le divise della polizia di Stato e della polizia locale, “sono le vere divise a cui credere e a cui affidarsi”.
Sara Pizzorni