Piscina, proteste: tesseramento,
aperture e manutenzione
La piscina comunale di Cremona torna al centro delle polemiche e della protesta, da parte dei pochi utenti che ancora ne fanno uso. I problemi sono sempre gli stessi di prima della pandemia: in alcuni casi mai risolti, in altri tornati in auge proprio ora. Come l’obbligo di tesseramento alla società (al costo di 30 euro) per chi pratica il nuoto libero e desidera sottoscrivere un abbonamento. Cosa che vale anche per chi sottoscrive semplicemente un mini-abbonamento da 10 ingressi (al costo di 55 euro, che diventano 85 se si conta anche la tessera annuale). Una questione che era stata ampiamente dibattuta in consiglio comunale e commissioni varie ancora prima della pandemia, finché non si era ottenuto di eliminare questa clausola. Che ora, però, è tornata in auge.
Proteste anche per quanto riguarda gli orari di apertura: da qualche tempo la struttura rimane infatti chiusa per tutta la domenica pomeriggio, mentre normalmente è sempre stata aperta tutto il giorno.
Altro problema è quello della scarsa manutenzione. Chi si reca in piscina segnala armadietti rotti, porte che non si chiudono bene, residui di sporcizia e incrostazioni sui bocchettoni dell’impianto di areazione, che dovrebbero garantire un clima più salubre, soprattutto in periodo di Covid. La porta d’ingresso è rotta da tempo, e senza un ferma-porta non è possibile aprirla per entrare. Per non parlare dei rifiuti, che vengono accatastati in un angolo in attesa che qualcuno vada a ritirarli: persino vecchie sedie rotte, insieme al resto della plastica che dovrebbe essere differenziata.
Alle lamentele risponde l’assessore allo Sport Luca Zanacchi, che è in attesa di avere ulteriori incontri con il nuovo gestore, Forus Italia, dopo che avrà finalizzato l’acquisto fatto all’asta da Sport Management delle concessioni di tutti gli impianti che l’azienda aveva in gestione, compreso quello cremonese. Cosa che dovrebbe accadere nella seconda metà di novembre.
Verrà quindi il momento di fare il punto della situazione e soprattutto di chiedere conto dei lavori che il precedente gestore non ha mai messo in campo. Intanto Zanacchi ha chiesto la riapertura della vasca anche nel pomeriggio di domenica, cosa peraltro prevista nel contratto di gestione, sebbene dai dati risulti un afflusso molto scarso in quella fascia oraria. Zanacchi fa anche un appello agli utenti: gli eventuali disservizi e problemi vanno sempre segnalati agli uffici dell’assessorato allo sport.
Laura Bosio