Cronaca

Variante Omicron a Crema: nove
i casi accertati, chiuso lo Stanga

La variante Omicron circola in provincia di Cremona e nove casi sono stati confermati dall’Ats Valpadana, tutti nel Cremasco.

Vacanze forzatamente anticipate per gli studenti dell’istituto agrario Stanga di Crema. Tra gli alunni è stato infatti riscontrato un caso di covid, nello specifico della nuova variante Omicron, in seguito al tampone positivo di uno dei ragazzi.
L’Ats, dopo gli accertamenti del caso, ha avvisato le famiglie e il personale scolastico ed è stata poi disposta la chiusura dell’istituto, con due giorni di anticipo rispetto alle vacanze di Natale.
Tutti gli alunni, ora, dovranno sottoporsi a tampone molecolare nel pomeriggio di giovedì 23 dicembre, al punto tamponi dell’Asst di Crema. 163 gli alunni che dovranno eseguire il test, scaglionati per classi dalla 1° alla 5° e suddivisi per cognome, così da non creare assembramenti in Largo Ugo Dossena.
L’ospedale cittadino, per ora, regge la quarta ondata con 13 ricoveri totali, nessuno dei quali si trova in terapia intensiva o semi-intensiva. Il direttore sanitario, Roberto Sfogliarini, ha dichiarato che nessuno è attualmente ricoverato a Crema per la variante Omicron, anche se sta circolando. Anche a Rivolta d’Adda non vi sono letti occupati per la riabilitazione post-covid. Due, anzi, i dimessi nelle ultime ventiquattr’ore.
In aumento i casi segnalati all’Asst, che toccano quota 1.768, dei quali 53 vengono seguiti al domicilio dalla centrale multiservizi dell’ospedale.
Parallelamente il centro vaccinale prosegue a pieno ritmo la propria attività: 1318, oggi, le prenotazioni per il “booster”; 162, invece, le somministrazioni della prima dose.

Intanto, come conferma una nota di Ats Valpadana, “nella giornata del 20 dicembre sono pervenuti gli esiti di alcune genotipizzazioni relative a 9 casi identificati nell’area cremasca nell’ambito dell’attività di sorveglianza sanitaria, per i quali è stata confermata la presenza di variante Omicron di SARS-CoV-2. Il personale del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria ha immediatamente trasmesso le indagini epidemiologiche a Regione Lombardia e al Ministero della Salute e ha disposto un contact tracing rafforzato, in coerenza con la normativa nazionale e regionale attraverso una ricerca dei contatti ad alto e a basso rischio nei 14 giorni antecedenti all’effettuazione del tampone o all’inizio dei sintomi del caso positivo. Grazie alla collaborazione di ASST Crema, ATS Val Padana ha messo in campo un’articolata attività di screening con tampone molecolare, al fine di circoscrivere al meglio la diffusione della nuova variante. Dalle indagini epidemiologiche è emerso che l’età dei soggetti coinvolti va dai 20 ai 50 anni e, al momento, nessuna persona risulta ricoverata, sebbene sette casi presentino sintomi”.
“Nessuno dei soggetti positivi  – si legge ancora nella nota – ha una storia recente di viaggi nelle aree di presunta origine della variante Omicron; tuttavia, è emerso che due dei casi accertati potrebbero aver contratto il virus in occasione di viaggi o di contatti con persone che hanno viaggiato negli Emirati Arabi e in Spagna.
Inoltre, per quattro casi è stato tracciato un link epidemiologico con casi residenti in altre province lombarde limitrofe per relazioni lavorative, amicali e di studio”.

Ambra Bellandi

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