Camera, da lunedì Transatlantico di nuovo off limits
Il Transatlantico di Montecitorio da lunedì prossimo sarà nuovamente utilizzato come appendice dell’Aula con le relative postazioni per i deputati e quindi chiuso all’accesso dei giornalisti. Una decisione adottata dopo che il Lazio è tornato ad essere zona gialla, ma anche come misura preventiva in vista delle seduta comune del Parlamento per l’elezione del Capo dello Stato, convocata per il prossimo 24 gennaio.
“Nelle prossime due settimane, all’attività ordinaria della Camera -ha annunciato il presidente, Roberto Fico, dopo aver diramato la convocazione- si affiancherà quella di preparazione al voto. Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l’organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto”.
E in vista delle riunioni della Camera che prevedono numerose votazioni, con la permanenza quindi dei deputati consecutivamente per più ore, con l’allargamento dell’emiciclo si punta a garantire al massimo il distanziamento e la riduzione dei contatti ravvicinati, diminuendo così il rischio dei contagi e di conseguenza di assenze elevate quando i grandi elettori si ritroveranno per la scelta del Presidente della Repubblica.
Al momento è questa l’unica decisione con una ricaduta immediata, visto che a venti giorni dalla seduta comune del Parlamento è impossibile definire già da ora una serie di regole puntuali senza conoscere l’andamento della curva dei contagi. Di sicuro il 24 gennaio il Transatlantico sarà nuovamente accessibile, per agevolare gli ingressi e le uscite dall’Aula dove si svolgeranno le votazioni e assicurare la circolazione dei giornalisti.
Il modello cui già da adesso si fa riferimento è quello che da ormai due anni si applica per i voti di fiducia, quando già dal giorno prima rispetto a quello in cui è prevista la chiama viene sorteggiata la lettera da cui inizierà l’appello, in modo che i deputati sappiano in anticipo quando sarà il loro turno e non si affollino nell’emiciclo o in Transatlantico, lasciandoli poi una volta espresso il voto.
Nel caso dell’elezione del Capo dello Stato, i primi a votare saranno i senatori, partendo da quelli a vita e seguendo l’ordine alfabetico. Quindi sarà la volta dei deputati e infine dei delegati regionali. Per ora è previsto uno scrutinio al giorno, misura che consentirà di avere tutto il tempo necessario per procedere alle sanificazioni ed eviterà anche in questo caso assembramenti, visto che la presenza dei grandi elettori a Montecitorio non si protrarrà in attesa di votazioni successive.
Per la stampa si cercherà naturalmente di garantire il massimo accesso, compatibilmente con le misure di precauzione sanitaria come avvenuto in questi due anni, valutando quindi, d’intesa tra amministrazione della Camera e Associazione stampa parlamentare, se e come contingentare gli ingressi. Una serie di misure che naturalmente verranno valutate di giorno in giorno seguendo l’andamento dei contagi e man mano che si avvicinerà lunedì 24 gennaio.