Caos all'hub perché volevano
esenzione vaccino: tre indagati
Tre persone sono finite nei guai per interruzione di pubblico servizio, dopo aver fatto irruzione, lo scorso 27 agosto, nell’hub vaccinale di CremonaFiere, chiedendo l’esenzione dal vaccino. I tre, marito, moglie e il loro avvocato, su segnalazione della Digos di Cremona, diretta da Gianluca Epicoco, sono stati iscritti dalla procura nel registro degli indagati.
Era un pomeriggio di fine agosto quando una donna si è presentata in fiera, qualificandosi come avvocato e dichiarando di voler ispezionare l’ambiente in quanto la sua cliente si sarebbe poi recata sul posto per ricevere il vaccino. Naturalmente i volontari all’ingresso non l’hanno fatta entrare e ne è nata una discussione accesa, che ha portato all’intervento della squadra volante.
Nel mentre è arrivata anche l’assistita un’infermiera sospesa dal servizio perché non voleva vaccinarsi, insieme al marito. Per evitare discussioni i sanitari li hanno fatti entrare, e una volta all’interno i tre hanno iniziato a filmare con i propri cellulari, poi si sono recati nel box dell’anamnesi, dove è nata un’ulteriore discussione: aka sono, infatti, pretendeva che il medico le facesse l’esenzione dal vaccino, in modo da poter tornare in servizio, supportata dall’avvocato.
Ne è seguita una seconda lite, piuttosto accesa, con l’intervento anche della responsabile dell’hub e addirittura della direzione generale. E’ stata quindi chiamata la polizia per la seconda volta. In tutto questo tempo, l’attività del centro vaccini è stata rallentata per circa tre ore, finché la donna ha firmato il rifiuto a ricevere il vaccino.
Sulla vicenda ha indagato la Digos di Cremona, ascoltando testimonianze e ricostruendo la vicenda, fino a indagare i tre per interruzione di pubblico servizio. Proprio in queste ore ai tre è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (art 415bis app).
“Purtroppo stiamo ricevendo frequentemente dall’hub chiamate, in quanto spesso si verificano situazioni simili” spiega Epicoco, “Bisogna ricordare che l’hub vaccinale non è un luogo pubblico, ma struttura sanitaria privata aperta al pubblico Vi può accedere solo chi si vaccina, ed eventuali accompagnatori pr minori e soggetti fragili. Non si possono neppure fare riprese all’interno. Chi si rende protagonista di questo tipo di azioni, può incorrere in conseguenze anche importanti, anche dal punto di vista penale”.
Laura Bosio