Cronaca

Con il nuovo ospedale il Cancer Center
è uno spreco: l'Asst revoca il progetto

Al centro delle proteste per la cancellazione dell’Area Donna, l’Asst di Cremona ora rinuncia anche alla realizzazione del cancer center (Area oncologica multidisciplinare) così come previsto nel 2016 a livello di ristrutturazione degli spazi e dei servizi ospedalieri. Il Cancer center in questi giorni era stato descritto dall’azienda ospedaliera come il contenitore che avrebbe dovuto inglobare la stessa Area Donna.

La rinuncia al progetto di ristrutturazione degli ambienti è determinata dalla prevista costruzione del nuovo ospedale al posto di quello entrato in funzione negli anni Settanta, destinato alla demolizione.

Il colpo di scena in realtà non è di oggi, ma risale al luglio del 2021 quanto l’Asst Cremona, guidata da Giuseppe Rossi, presentava alla direzione generale Welfare della Regione un’istanza di revoca dell’intervento del costo di 7 milioni e 400mila euro, che la controllata regionale ARIA aveva appaltato nel 2018 all’impresa edile Paolo Beltrami Costruzioni Spa e, per quanto riguarda la progettazione, allo studio tecnico Lenzi Consultant e all’ingegnere Luciano Brusaferro.

La richiesta alla Regione, che ora viene resa pubblica da un decreto dello stesso Rossi datato 9 marzo 2022, è motivata “principalmente da ragioni di pubblico interesse e di opportunità economica alla luce delle analisi compiute riguardo la futura e da tempo notoria sostituzione del monoblocco di cui consta l’attuale presidio ospedaliero di Cremona, con un organismo edilizio del tutto nuovo, anche alla luce di quanto stabilito da regione Lombardia nel quadro della programmazione pluriennale strategica 2021-2028”. Il nuovo ospedale, appunto, che al momento è un progetto sulla carta, per quanto finanziato, mentre le patologie oncologiche in un territorio come quello cremonese sono da sempre di drammatica attualità.

Dunque, il nuovo ospedale ha quanto meno soppiantato la realizzazione “fisica”  del cancer center già dallo scorso anno, quando la Regione prese atto della richiesta giunta da Cremona.

Secondo i calcoli dell’Asst il Cancer Center sarebbe potuto entrare in funzione a fine 2023 o inizio 2024; il nuovo ospedale richiederà tempi di costruzione variabili dai 6 agli 8 anni. “Ne consegue – spiega ancora il decreto firmato da Rossi – che il tempo di concreta fruizione dei servizi, peraltro già offerti dall’Asst nell’attuale presidio, come ricollocati nell’area oncologica Cancer Center una volta ristrutturata, si ridurrebbe di gran lunga: si può stimare un periodo variabile tra i 4 e i 6 anni”.

La revoca è già stata comunicata ai soggetti che avrebbero dovuto svolgere i lavori: l’indennizzo proposto è stato accettato dai due studi tecnici, mentre con la Beltrami spa è in atto una contrattazione. gbiagi

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