Cronaca

Farmacia ospedaliera: sportello
dedicato ai pazienti fragili

La farmacia ospedaliera dell’Asst Cremona è un punto di riferimento per le persone fragili e con patologie rare, bisognose di farmaci specifici e non reperibili in commercio. Negli ultimi anni è stata implementata l’attività di distribuzione diretta, cui possono rivolgersi tutti i pazienti residenti sul territorio cremonese e casalasco.

Come spiega Andrea Machiavelli, direttore della farmacia ospedaliera. “Nel corso del 2021 abbiamo finalmente concluso complesso percorso di presa in carico dell’assistenza farmaceutica territoriale rivolto a tutti i pazienti residenti sul nostro territorio. In particolare, le persone affette da patologie rare ora possono contare su una figura infermieristica dedicata”.

Il dott. Machiavelli e l’infermiera Marini

In tutto si tratta di circa 200 pazienti: 150 residenti nel territorio cremonese e una cinquantina del casalasco, affetti principalmente da fibrosi cistica e polmonare, immunodeficienze primarie, insufficienze cortico-surrenali, uveite, SLA e patologie infantili come l’osteogenesi imperfetta, meglio conosciuta come “i bambini di cristallo”.

“L’infermiera assegnata al servizio – prosegue Machiavelli – lavora in stretta integrazione con i farmacisti, condividendo le specifiche competenze per offrire ai pazienti un’assistenza completa, che oltre alla presa in carico offre ascolto e affiancamento a chi si rivolge al servizio”.

Maria Grazia Marini, infermiera dal 1987, da un anno assegnata allo sportello dedicato alla consegna farmaci per pazienti fragili e con malattie rare.  “Oltre alla distribuzione dei farmaci abbiamo cercato di creare un rapporto paziente-infermiere – spiega – chi viene da noi chiede farmaci “salvavita”: noi garantiamo loro la fornitura nel minor tempo possibile”. A questo proposito, oltre alle due linee telefoniche attive per i presidi di Cremona (0372 408529) e Casalmaggiore (0375 281599) è attivo un numero di cellulare (333 4901490) cui è sempre possibile reperire l’infermiera addetta al servizio.

“La possibilità di essere contattata in ogni momento dà molta fiducia ai pazienti – conferma Marini – qualora non potessero recarsi in ospedale o dovessero avere una richiesta urgente che necessita di una risposta immediata”. L’anno scorso, durante le fasi più acute della pandemia, il servizio è stato garantito a tutti i portatori di patologie rare, aggiungendo alla fornitura di farmaci quella di dispositivi di protezione personale. “Molti pazienti sono stati colpiti dal Covid – conclude l’infermiera – ho ricontattato una ad una le persone che per motivi di salute non sono riuscite a ritirare la fornitura, per non lasciarli scoperti”.

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