Giornate di Primavera del Fai:
grande affluenza a Cremona
Sabato e domenica all’insegna della cultura anche a Cremona dove tornano le Giornate FAI di Primavera, quest’anno alla XXX edizione, occasione per aprire al pubblico le porte di tre palazzi che raccontano la storia di alcune importanti famiglie nobiliari cremonesi del passato: Palazzo Zaccaria Pallavicino, Palazzo Ala Ponzone e Palazzo Araldi Erizzo. Gioielli a cui si aggiungono sempre nel cremonese la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e l’ex convento domenicano di San Giacomo di Soncino. E sempre a soncino il giardino e Villa Cerioli e la chiesa dei Santi Paolo e Caterina con itinerario tra i mulini.
In città sabato e domenica si potrà visitare Palazzo Zaccaria Pallavicino (nelle foto di Francesco Sessa), oggi di proprietà della famiglia Carotti una delle prestigiose dimore nobiliari cremonesi lungo Corso Matteotti, antica arteria urbana che collega la città con il cuore del suo centro storico. Il percorso prevede l’accesso al grande salone a doppia altezza, alla sala del biliardo, agli appartamenti di rappresentanza, la cui decorazione neoclassica fu finemente ripresa dall’architetto e scenografo Renzo Mongiardino negli anni ’50/’60 del ‘900. Eccezionalmente è anche visibile l’interno della cappella privata, in cui si coglie ancora l’anima neoclassica del palazzo. Molte le persone che sabato mattina hanno scelto di visitare questo luogo.
Porte aperte anche a Palazzo Ala Ponzone che occupa una posizione di rilievo, in quanto appartenuto ad una delle famiglie più importanti per le vicende politiche e culturali della città. È proprio nelle sale dell’edificio di Corso Vittorio Emanuele II, infatti, che Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone custodiva la sua formidabile collezione artistica, che costituisce il nucleo centrale dei Musei Civici cremonesi. Infine a Palazzo Araldi Erizzo (di Via Palestro) si potranno visitare i saloni un tempo adibiti ad abitazione trasformati a fine Ottocento in aule scolastiche. Durante la visita sarà illustrata anche la figura e la storia del marchese Pietro Araldi Erizzo, personaggio chiave del risorgimento cremonese. Per accedere ai luoghi è consigliata la prenotazione online, che si potrà effettuare con il versamento di un contributo di 3 euro sul sito www.giornatefai.it
Michela Cotelli