Cronaca

“Aiutaci a riempirlo!”, punti di
raccolta solidale in Cattolica

(foto Sessa)

Dal 4 all’8 aprile i campus di Piacenza e Cremona dell’Università Cattolica ospitano l’iniziativa di solidarietà UniRaccolta a favore della Caritas “Aiutaci a riempirlo!” è lo slogan che campeggia sul piatto posto al centro della locandina di UniRaccolta l’iniziativa di solidarietà promossa dai ricercatori dei campus di Cremona e di Piacenza dell’Università Cattolica e favorita dalla direzione di Sede. Dal 4 all’8 aprile, studenti, personale docente e non docente, troveranno sparsi nel campus vari punti di raccolta dove lasciare riso, olio, pasta, legumi, detersivi e altri generi di articoli non deperibili o articoli per l’igiene personale (detersivi, fazzolettini, ecc.). A Cremona il punto di raccolta sarà all’ingresso principale sotto al portico.

Un piccolo gesto per contribuire a sostenere nell’immediato quanti, in prima linea, quotidianamente, si scontrano con il moltiplicarsi delle situazioni emergenziali. L’iniziativa è partita dall’idea di Guillermo Duserm Garrido e di Alice Gruppi e si è allargata a macchia d’olio all’interno dei campus.

Gruppi, PostDoc presso il dipartimento DiSTAS della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, da studentessa ha partecipato al Work Charity Program e da un paio d’anni è volontaria in Caritas; ha iniziato dando una mano come scout durante la pandemia, preparando i sacchettini per chi non si poteva permettere di fare la spesa e non ha più smesso: “I colleghi della mia sezione hanno sempre supportato il mio impegno nel sociale: sembra una cosa piccola ma ogni settimana porto in Caritas un vasetto di monetine raccolte in istituto per offrire il caffè a tutti! Proprio dal desiderio di dare un contributo in più alla mensa e dall’entusiasmo particolare del mio collega Guillermo, è nato il progetto UniRaccolta che ha subito trovato l’entusiasmo di tutti, dei colleghi, della direzione di sede e degli assistenti pastorali Don Luca e Don Maurizio”.

Duserm Garrido lavora da anni nell’Istituto di Enologia ed Ingegneria alimentare confluita poi nel DiSTAS. Da sempre molto attento alle tematiche sociali, ha sentito il bisogno di dare un aiuto concreto: “Mi è così venuto in mente di raccogliere alimenti e beni di prima necessitò per la Caritas, per poter aiutare chi per diversi motivi non ha la fortuna che abbiamo noi di trovare sempre un pasto caldo sulle nostre tavole. In breve, grazie alle nostre colleghe Chiara Rossetti e Sofia Galimberti, a Mauro Balordi e a Matteo Burgazzoli e al contributo fattivo di Edmon Atoe e Mario Corradi, siamo riusciti a organizzarci e l’iniziativa è alle porte: spero riesca a coinvolgere più gente possibile per portare un contributo significativo e un segno di come la comunità universitaria si muova per aiutare concretamente chi ha bisogno”.

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