Consorzio Irrigazioni Cremonesi,
approvato Conto consuntivo 2021
Nella giornata di ieri, giovedì 26 maggio, l’Assemblea del Consorzio Irrigazioni Cremonesi ha approvato il Conto consuntivo dell’esercizio 2021, con un avanzo di 1.751 euro, pari allo 0,065% delle entrate che ammontano a 2.682.020 euro. Le Entrate del Consorzio sono, per circa il 70%, costituite dai canoni per il servizio irriguo (1.856.217 euro) e, per la parte rimanente, da proventi diversi, nella costante ricerca di contenere se non anche ridurre i costi in assoluto ed in particolare la quota che pesa sul servizio irriguo. Il documento approvato sarà pubblicato sul sito www.cic.cr.it.
Nella relazione d’apertura il presidente Brocca ha illustrato i principali lavori svolti in questi primi mesi dell’anno nonché l’andamento della corrente Stagione Irrigua e lo stato delle riserve idriche secondo quanto periodicamente monitorato dagli Enti preposti. “L’eccezionale situazione di crisi idrica che caratterizza questo periodo sta mettendo in seria difficoltà le irrigazioni, il cui avvio è stato ritardato quanto più possibile per favorire lo stoccaggio di risorsa nei laghi”, fanno sapere dal Consorzio.
Gli afflussi e le riserve idriche negli invasi alpini e sottoforma di manto nevoso sono “ai minimi delle serie storiche e questo rende complessa la programmazione delle erogazioni agli utenti che, in questa fase d’avvio della stagione irrigua, si attestano al 50% delle competenze”. “Si è collaborato proficuamente – aggiungono – con gli Enti Regolatori dei laghi all’ottenimento della deroga al Deflusso Minimo Vitale per favorire l’invaso dei laghi, strumento che, se replicato nelle prossime settimane, contribuirà senz’altro positivamente alla disponibilità di risorsa per l’agricoltura”.
Il Consorzio Irrigazioni Cremonesi, con portata media disponibile di poco superiore ai 53.000 l/s, a fronte di una nominale concessa di 57.779 l/s, svolge il suo compito più importante nell’assicurare l’irrigazione diretta di oltre 60mila ettari, costituendo una fondamentale realtà nell’economia cremonese. Fondato nel 1883 da Pietro Vacchelli, il Consorzio acquistò, dieci anni dopo, il Condominio Pallavicino, dell’omonima nobile famiglia, che aveva intrapreso l’attività irrigua nel XVI secolo. In origine costituito su iniziativa di cinquantanove Comuni cremonesi, il Consorzio è governato dall’Assemblea che ogni cinque anni elegge il Consiglio di Amministrazione, del quale oggi fanno parte gli agricoltori: Umberto Brocca (Presidente), Marco Benedini (Vice Presidente), Gianluigi Fiamenghi, Daniele M. Freri, Gianpietro Lena, Paolo Salomoni, Michele Zamboni.