Revenge porn, denunciato 24enne
residente nel Cremonese
Tramite il social Facebook ha conosciuto un uomo, un 24enne straniero residente in provincia di Cremona, del quale si è invaghita intrattenendo, seppur virtualmente, una relazione sentimentale a cui nel tempo ha inviato anche dei video che la riprendevano in attività di autoerotismo. E’ caduta così nella trappola una donna: dapprima, per amore, ha versato sulla carta postepay del finto innamorato 1.000 euro a lui necessari per acquisto di un’autovettura e successivamente ha incominciato a ricevere minacce circa la diffusione sui social di tali video qualora non avesse provveduto a pagare ulteriori 1.000 euro.
Quest’ultima circostanza ha indotto la donna a rivolgersi ai carabinieri di San Polo d’Enza che a conclusione delle indagini hanno identificato il finto innamorato nel 24enne straniero residente in provincia di Cremona e denunciato alla Procura della repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, con l’accusa di truffa e tentata estorsione.
Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di San Polo d’Enza, la vittima, una 60enne reggiana, la scorsa primavera è entrata in contatto con il profilo del 24enne, peraltro aperto con foto a lui non riconducibili, con il quale dapprima ha iniziato a dialogare per poi con il passare del tempo entrare in intimità sino ad arrivare a inviargli video che la ritraevano in intimità.
Inizialmente la donna ha acconsentito a versare al fidanzato virtuale, su cortese richiesta di quest’ultimo, 1.000 euro a lui necessari per l’acquisto di un’autovettura per poi alla richiesta di ulteriori soldi vedersi rispondere al suo no la minaccia di pubblicare sui social i video che l’uomo possedeva a cui lei stessa gli aveva inviati. A questo punto la vittima ha interrotto i contati rivolgendosi ai carabinieri di San Polo d’Enza a cui ha formalizzato la denuncia.