Anna Zanibelli e il suo romanzo
protagonisti a Grumello
Anna Zanibelli, con il suo romanzo d’esordio “Sotto il segno del drago”, è stata la protagonista di una serata di grande atmosfera e dal tutto esaurito presso il Centro Culturale Don Florindo Caserini di Grumello. La presentazione è stata organizzata dal Centro di Poesia Cremonese Soldi Maretti- Stanga , fondato in paese nel giugno del 2009 da Lucia Zanotti e da un gruppo di poeti della nostra provincia, con la collaborazione della biblioteca comunale. Serata magica sotto ogni punto di vista: un gruppo di figuranti della Compagnia della Torre di Cremona, guidati da Giovanni Bisetti e coinvolti nell’iniziativa da Elisabetta Piccolo, che ne fa parte e che con il CPC collabora come fotografa fin dalla sua nascita, hanno accolto in abiti medievali i numerosi ospiti, mentre due rappresentanti del gruppo Syntagma Musicum diffondeva in sala la musica dei loro strumenti, copie originali di quelli trecenteschi. L’emozione era palpabile: la scrittrice e il critico letterario Claudio Ardigò si sono fatti portavoce della loro, ma anche di quella che leggevano negli sguardi del numeroso pubblico che affollava la bella sala. In questa suggestiva atmosfera, il dialogo fra la scrittrice e il critico, insuperabile nei suoi commenti come nella capacità di “dire e non dire”, ha destato grande interesse portando i presenti “dentro” il romanzo, complice anche la lettura di alcune sue pagine da parte dell’autrice, che ha sottolineato come la trama del classico giallo sia un tutt’uno con la storia, quella con l’iniziale maiuscola, che ha interessato tanti paesi della nostra provincia, in quelle che erano le terre del Gerundo. Il gradimento dei vari momenti sono stati sottolineati da calorosi applausi, seguiti, al momento dei saluti e del firma-copie, da apprezzamenti per tutti i protagonisti della serata espressi con sincero entusiasmo.
Non c’era la nebbia a Grumello venerdì sera, non era tempo da lupi ( perlomeno quelli che sono stati avvistati non sono arrivati nel cortile del Municipio…) e nemmeno da draghi. Non c’era la nebbia a ricordare il Lago Gerundo, teatro della storia che fra presente e passato si snoda nelle pagine del romanzo… ma un’atmosfera particolare ha dominato l’intera serata nel piccolo paese che pure deve al Gerundo la sua geomorfologia.