Cronaca

Scuole, Cremona tra le province
con più accessibilità per disabili

Cremona è la terza provincia in Italia per accessibilità delle scuole per gli alunni disabili, e una delle uniche, dopo Bergamo e Macerata, con oltre il 50% delle scuole pienamente accessibili. A dirlo è una ricerca realizzata da Open Polis su dati Istat-Bes. Bergamo, con il 56,5% di scuole pienamente accessibili dal punto di vista fisico-strutturale, è la prima provincia italiana nel 2021. Sopra quota 50% anche quelle di Macerata (52,4%) e Cremona (51%). Seguono, con oltre il 45%, le province di Gorizia, Sondrio, Lodi, Mantova e Brescia.

La Lombardia risulta essere la più virtuosa delle regioni, con un 42,5% di scuole pienamente accessibili, sopra la media nazionale del 33,1% e sopra la media del Nord Italia (37%).

A livello nazionale, secondo la ricerca, 1 su 3 edifici scolastici pienamente accessibili nel 2021. Si tratta delle scuole – di tutti i livelli, dall’infanzia alle superiori – che dispongono di tutte le caratteristiche a norma, negli ascensori e nei bagni, così come per porte e scale. Inoltre, nel caso in cui la struttura dell’edificio lo renda necessario, dispongono anche di rampe esterne o servoscala.

Le differenze territoriali nella dotazione delle scuole sono piuttosto ampie. Al nord in media la percentuale di scuole accessibili supera il 37%, nel centro il dato è in linea con quello nazionale (33,1%), mentre nel mezzogiorno non arriva a quota 30% (29,8% nelle isole, 27,7% nel sud). A livello regionale, la soglia del 40% viene superata in Lombardia (42,5%) e nelle Marche (40,4%). Si attestano poco sotto Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Piemonte.

Nel corso degli ultimi decenni la crescita del numero di alunni con disabilità nella scuola italiana è stata pressoché costante. Nel 2021 sono oltre il 3,5% dei ragazzi e delle ragazze che ogni giorno frequentano le scuole.

Nell’anno scolastico 2020/2021 quasi il 97% degli alunni certificati ha una disabilità psicofisica. Di questi, il 69,5% presenta una disabilità intellettiva, il 2,8% una di tipo motorio mentre il 24,5% ha un altro tipo di disabilità. L’1,3% presenta una disabilità visiva e l’1,9% una disabilità uditiva.

Laura Bosio

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