Estorsione: l'Appello conferma
4 anni e 6 mesi per Voltini
Leggi anche:
I giudici della Corte d’Appello di Brescia hanno confermato la sentenza di primo grado emessa il 5 novembre dell’anno scorso nei confronti di Paolo Voltini: 4 anni e 6 mesi. Il presidente di Coldiretti Cremona e Coldiretti Lombardia doveva rispondere dell’accusa di estorsione aggravata.
Nella prima decisione, il gup di Cremona aveva disposto l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni e la sospensione da tutte le cariche per la durata di quattro anni e mezzo. Una pena accessoria, quest’ultima, che scatterà in caso di sentenza definitiva.
Voltini, processato con il rito abbreviato, aveva “estorto le dimissioni di due dipendenti del Consorzio Agrario, Paolo Ferrari, 63 anni, di Casirate d’Adda, ed Ersilio Colombo, venditore di mezzi agricoli, rispettivamente formalizzate il 17 giugno del 2015 e il primo luglio del 2015”. Per quanto riguarda i risarcimenti, il giudice di primo grado aveva disposto la cifra di 20mila euro a testa come provvisionale in favore di Colombo e Ferrari, assistiti dagli avvocati Luca Vinciguerra e Luigi Lupinacci.. Tutto confermato in Appello.
Voltini, appena assunto l’incarico di presidente del Consorzio, aveva costretto i due dipendenti, che sarebbero stati a lui sgraditi in quanto assunti dalla precedente gestione, a sottoscrivere le proprie dimissioni sotto la minaccia di rovinare loro la carriera e di trascinarli in tribunale per un ipotetico buco di 800 mila euro causato alle casse del Consorzio Agrario. L’imputato aveva impedito fisicamente ai due dipendenti di uscire dalla stanza dove erano stati convocati e di usare il telefono cellulare per contattare il proprio legale.
In questo modo li aveva costretti a firmare le proprie dimissioni, “violando i loro diritti relativi all’interruzione del rapporto di lavoro, così procurandosi l’ingiusto profitto consistito nel liberarsi illegittimamente di persone non gradite, senza pagare loro le indennità spettanti in base alle norme a tutela del lavoratore e senza risarcire o negoziare il danno provocato dagli improvvisi licenziamenti”.
Processo bis anche per il coimputato Tullo Soregaroli, collaboratore di Voltini. Condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi, la pena gli è stata ridotta in Appello a 2 anni e 4 mesi. Soregaroli doveva rispondere in concorso con il presidente in relazione alle “dimissioni” del solo Colombo.
Sara Pizzorni