Cultura

Filo: proiezione del videopoema
“La creazione del mondo”

“La creazione del mondo” approda nel centro storico di Cremona. L’originale videopoema, dedicato ai diversi miti sulla creazione del mondo, messi in relazione con i luoghi naturali e le pievi antiche dell’Appennino parmense, verrà, infatti, proiettato lunedì 16 gennaio, alle ore 21.00, al Cinema Filo, spazio culturale tra i più affascinanti del capologuo cremonese.

Costruito nel ’600 come piccolo teatro dalla marchesa Ariberti – che ne fruiva accedendovi direttamente attraverso un sovrappasso dal proprio palazzo nobiliare – venne in seguito donato ai Gesuiti che lo adibirono a luogo di preghiera. Fu solo nell’800 che la sala riacquistò la sua originaria funzione teatrale, ospitando spettacoli di prosa e lirica, per poi essere riconvertita in circolo ricreativo nella prima metà del ’900 e, infine, dal 1976, nel cinema che oggi conosciamo; un edificio che, anche in virtù della sua storia (documentata da un ricco archivio di testimonianze scritte e fotografiche) e delle vicende letterarie che ha ispirato (proprio in Piazza dei Filodrammatici fu commesso l’omicidio da cui Manzoni trasse ispirazione per la storia di Fra Cristoforo), rappresenta da tempo un punto di riferimento culturale a Cremona.

All’interno di uno spazio così speciale, il pubblico potrà assistere, ad ingresso gratuito, alla proiezione del videopoema “La creazione del mondo”, un lavoro cinematografico unico, composto da dieci “quadri” dedicati ai miti della creazione nelle diverse culture, tra cui naturalmente la nostra, che ha richiesto un’approfondita ricerca storica e letteraria. Ma quanto è stato difficile accordare i racconti e le immagini provenienti anche da paesi geograficamente molto lontani da noi con le ambientazioni tipiche dell’Appennino? “È stato abbastanza facile e istintivo” spiega Adelaide Ricci, interprete e direttrice artistica dell’Ensemble PerIncantamento, “sono stati molto utili tutti i sopralluoghi fatti prima di registrare. Io e Paolo Galloni, il regista, abbiamo pensato quei luoghi: alcune volte le nostre intuizioni sono cambiate dopo essere giunti sul posto, altre volte sono state confermate.

Ad esempio, entrambi avevamo immaginato il mito africano presso i ruderi del castello di  Castrignano perché è un luogo naturale e spiritistico”.

Apparentemente un lavoro intellettuale di nicchia che, però, apre a una visione insolita, spirituale e profonda, di alcuni scorci paesaggistici e luoghi sacri a noi vicini. “Andiamo controcorrente, è vero” concludono Ricci e Galloni “ma non per criticare gli altri, bensì per dare un contributo artistico diverso. Ci è stato detto, anche da esperti del settore, che “La creazione del mondo” non si può incasellare in una categoria, non è cinema sacro e non è un docufilm. È qualcosa di nuovo. E questo a noi basta”.

L’ingresso è gratuito con offerta libera.

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