Gaia, l'ex: "Quando ho saputo sono
morto". Verso l'archiviazione del caso

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“Eravamo d’accordo di sentirci dopo il suo ritorno per decidere cosa fare. Quando ho saputo di Gaia sono morto”. Così ieri nella trasmissione “Chi l’ha Visto?”, l’ex fidanzato di Gaia Randazzo, la 20enne estetista palermitana residente con la famiglia a Paderno Ponchielli, frazione Acqualunga Badona, sparita dal traghetto “La Superba” di GNV partito da Genova alle 23 di giovedì 10 novembre e arrivato al porto di Palermo venerdì verso le 20.
Il giovane, sentito al telefono, ha spiegato di non essersi accorto che Gaia fosse in uno stato di forte sofferenza psicologica. I due ragazzi si erano sentiti anche la sera della scomparsa della 20enne, ma l’ex fidanzato, che la ragazza aveva lasciato qualche giorno prima di partire, ha ribadito di non aver mai percepito nulla di strano nel comportamento di Gaia.
A parlare per lei è stato il suo telefonino, a partire dalla nota scritta il giorno prima della partenza e modificata la sera sul traghetto: “È colpa di tutti e di nessuno allo stesso tempo. Non importa alla fine moriremo tutti”. E poi un’altra frase apparsa su un video: “Io ti amo e proprio per questo me ne vado, perché non sei felice con me. Spero che trovi qualcuno che ti dia l’affetto giusto”. E il messaggio: “Ti amo, scusa per tutto. 3:28 addio (Chiamatelo)”. Dall’esame dei tabulati telefonici, inoltre, è emerso che la giovane avrebbe fatto al suo ex fidanzato 45 chiamate whatsapp, forse interrotte per mancanza di rete, tra le 21:50 e le 22:30.
Per gli inquirenti non ci sarebbero più dubbi sul fatto che Gaia Randazzo si sia tolta la vita gettandosi in mare. A questo punto l’indagine potrebbe andare verso la richiesta di archiviazione da parte della procura.
Sara Pizzorni