Letizia Moratti a Cremona, primo incontro
con le associazioni di categoria
Il pullman di Letizia Moratti è arrivato poco dopo le 13 in piazza Cadorna nella sede degli Industriali dove ad aspettarla c’erano i rappresentanti delle associazioni datoriali riunite nel tavolo permanente ASSieme: industriali, terziario, artigianato, agricoltura. Con loro si è trattenuta a pranzo per poi spostarsi alle 15 al Museo del Volino per un incontro specifico con le associazioni degli agricoltori. Quindi un passaggio in centro città e poi nel pomeriggio visita agli studi di Cremona1 dove sarà intervistata dal direttore Guido Lombardi.
Nel tour elettorale cittadino, Moratti era accompagnata da Giuseppe Foderaro, coordinatore provinciale di Azione, uno dei partiti che con Italia Viva ha dato vita al Terzo Polo e candidato; Luca Zanichelli, capolista della civica a sostegno della Moratti; Mirko Signoroni, presidente della Provincia e candidato per Italia Viva.
“Abbiamo chiesto a Moratti una rappresentanza del territorio in termini di assessorati e la risposta è stata positiva”, afferma Stefano Allegri, presidente di Assoindustria Cremona. E abbiamo ribadito quelle che sono le nostre priorità: infrastrutture – e anche qui la risposta è stata positiva – e l’esigenza di avere una sud Lombardia forte: il Pil di Milano non è il pil della Lombardia, per far crescere la Regione, che negli ultimi anni si è fermata, sogna sfruttare le periferie, è fondamentale un’accelerazione per le attività più lontane”.
Le categorie produttive hanno trovato una candidata “molto preparata sul nostro territorio, che si è distinta per non aver criticato gli altri candidati. Di sicuro – conclude Allegri – abbiamo espresso le nostre esigenze come abbiamo fatto con Majorino, ora aspettiamo di sentire anche Fontana”.
Dunque, le scelte di politica economica, prime fra tutte le infrastrutture, hanno visto una consonanza tra le richieste del mondo imprenditoriale cremonese e le scelte della Moratti (qualche divergenza si era avuta invece col candidato del centrosinistra Majorino in particolare sulla Cremona – Mantova).
“Tra una portata e l’altra sono stati toccati argomenti importanti del territorio e siamo riusciti tutti parlare a turno”, afferma Gaia Fortunati, presidente di Confesercenti. “Mi hanno colpito soprattutto due parole pronunciate da Moratti: emozione e tradizione e da qui ho tratto spunto per sottolineare l’importanza dei negozi di vicinato, soprattutto nelle comunità più piccole, dove la loro scomparsa porta alla desertificazione.
Ho chiesto quindi che non vadano perse le tradizioni del nostro territorio e tra queste c’è la vocazione commerciale di Cremona”.
“E’ stato un incontro interessante, la Moratti è decisamente “sul pezzo”, è una politica di lungo corso e ha attraversato diversi momenti con diverse compagini politiche”, il commento di Massimo Rivoltini, presidente Confartigianato. Il bello di questi incontri coi candidati – al di là del fatto che tutti in campagna elettorale fanno promesse – è che le categorie economiche di Cremona sono unite, c’è una trasversalità direi necessaria, visto che se perdiamo anche questo siamo al capolinea. Abbiamo chiesto attenzione per le infrastrutture, rappresentanza, per l’università, la sostenibilità e gli aiuti alle piccole medie aziende, oltre che alla sanità. Questo è il minimo comune multiplo. La qualità della risposta della Moratti è stata per noi soddisfacente. Credo di parlare anche per altri: Moratti ha dimostrato di conoscere il territorio e c’è da riconoscere che ha parlato di se stessa senza denigrare gli altri”.