Scuole

Al Torriani una proposta didattica
per la letteratura del '900

Un importante incontro formativo per i docenti di lettere della città è stato organizzato al Torriani dalla prof.ssa Luisa Trimarchi, la dirigente Roberta Mozzi e il referente di Lettere prof. Antonino Cerniglia martedì 28 febbraio: “Il neorealismo italiano, un percorso didattico tra Moravia, Fenoglio, Pavese”.

La proposta critica e didattica per affrontare al meglio la letteratura del Novecento nelle scuole superiori è stata condivisa con gli intervenuti da Massimiliano Tortora, professore in Letteratura Italiana Contemporanea alla Sapienza, direttore de “L’Ellisse. Studi storici di Letteratura italiana” e direttore responsabile di “Allegoria”.

Partendo da una periodizzazione del Secolo scorso tra Modernismo, primo e secondo Realismo e Postmoderno, Tortora ha invitato a una riflessione sulle strade percorribili da un docente per guidare i suoi studenti attraverso un canone di autori che, soprattutto per quanto riguarda il secondo Novecento, non è cristallizzato ed è potenzialmente sterminato. “Non si tratta dunque di scegliere chi affrontare tra gli scrittori – ha suggerito Tortora – ma che cosa vogliamo capire”.

Da questi punto di vista, dunque, Tortora ha tracciato un percorso di senso che, per arrivare a Moravia-Fenoglio-Calvino partiva dai romanzi del Modernismo di Pirandello e Svevo per arrivare, attraverso Calvino stesso, fino agli anni Ottanta. È una storia fatta di periodi alternativamente di sfiducia o rinnovata fiducia nella possibilità della parola di dire la verità, di raccontare il mondo in un continuo confronto con il reale ( la merce del boom economico, la tecnologia dei nostri giorni).

A chi tra i docenti ha confessato la difficoltà di un approccio al testo letterario e alla storia della letteratura nelle classi del 2023, Tortora ha suggerito un approccio monografica, la possibilità di scelta del docente di uscire da schemi fissi di programmazione per poter riportare al centro la propria professionalità, anche attraverso scelte ogni anno differenti. Un confronto franco , realistico, ma anche una iniezione di entusiasmo per docenti spesso ” in trincea” e costantemente umiliati dalle varie riforme.

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