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Tsadjout: "Contento di aver trovato
continuità, col Monza sarà dura"

Al termine dell’allenamento odierno Frank Tsadjout ha incontrato i giornalisti nella sala conferenze del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”.

A livello personale stai vivendo un momento positivo.
Sì, l’ultimo periodo per me è stato particolarmente positivo, non solo per i due gol realizzati ma anche perchè finalmente ho trovato un po’ di continuità che mi è servita, vista la mia giovane età e il fatto che è la mia prima volta che mi trovo a calcare questi palcoscenici. La forma sta migliorando, speriamo di continuare così.

Come state preparando la prossima partita di campionato?
Sappiamo che contro il Monza sarà una gara complicata, lo testimonia anche la gara di andata, stiamo concentrandoci molto su ciò che possiamo fare per metterli in difficoltà e per far girare la gara a nostro favore.

Hai ricoperto ruoli diversi sul fronte d’attacco, in quale ti riconosci maggiormente?
Mi sono reso conto che grazie alle mie qualità, dal punto di vista dell’intensità, della gamba e della fisicità, i mister si chiedono quale possa essere la collocazione migliore per me e per la squadra. Questo ha fatto sì che io abbia ricoperto più ruoli, ma di sicuro quello che hanno notato tutti è la mia abnegazione, perchè non sono stato finora troppo prolifico ma mi sono guadagnato sempre la fiducia dei mister e dei miei compagni per la mia volontà e la voglia di non mollare mai. Mi porto dentro questi aspetti, cercando di migliorare il lato più legato a quello della punta.

Quale difensore ti ha colpito particolarmente? E in quale attaccante di rivedi?
Sicuramente ogni domenica in questo campionato trovi dei difensori molto svegli, maliziosi e fisicamente pronti. Quello che a livello di contrasto e di durezza mi ha impressionato di più è Milenkovic della Fiorentina. Per caratteristiche mi rivedo un po’ in Nzola, anche lui all’inizio non era molto prolifico ma veniva visto come un giocatore di intensità e di fisicità, siamo entrambi mancini e mi rivedo in lui.

Con Ballardini ti senti preso maggiormente in considerazione?
Mi sono sempre sentito preso in considerazione, sia con Alvini che con Ballardini, e anche per questo ho mantenuto una buona continuità negli allenamenti e mi sono sempre sentito parte di questo gruppo. Con Ballardini diciamo che la considerazione ha avuto un riscontro concreto nelle partite giocate. Sono contento ma so che per continuare ad avere questo minutaggio e queste occasioni devo migliorare tanto, perchè il nostro reparto è forte e devo conquistarmi lo spazio lavorando giorno dopo giorno.

Alla Nazionale mancano attaccanti, ci stai pensando?
La Nazionale? Sicuramente, soprattutto in questa fase della mia carriera, devo rimanere con i piedi per terra e pensare a lavorare per il bene della Cremonese. Poi è chiaro, la maglia azzurra  è un sogno che ogni ragazzo tiene nel cassetto, ma io fin da piccolo sognavo la Serie A e devo continuare così. Più arriveranno soddisfazioni di squadra e più potrò sognare qualcosa di importante, ma ad ora penso solo a dare continuità a livello personale.

Come trascorri il tempo libero?
In questo momento mi godo la vicinanza con Milano, la città dove sono cresciuto, dopo anni in giro per l’Italia e per l’Europa. Appena posso cerco di tornare ad incontrare i miei amici, fare un giro in centro, andare al cinema. Nel calcio non sai mai dove sarai l’anno prossimo e quindi è un bel momento anche da questo punto di vista.

Il pubblico di Cremona possiamo dire che ti ha conosciuto nella scorsa stagione quando, allo Zini, vincesti con la maglia dell’Ascoli.
Quella dello scorso anno, quando ero ad Ascoli, era stata una partita molto intensa a livello emotivo. La carica della città si faceva sentire già prima della gara, il tifo e la voglia di arrivare al risultato. Era stato molto bello, lo Zini pieno, i fumogeni ad inizio partita, hanno creato una grande atmosfera. Noi abbiamo fatto uno scherzetto alla Cremonese, ma era una sfida importante anche per noi, per i play off. Quel giorno mi sono reso conto che già per la Serie B Cremona era una piazza importantissima, e ho avuto conferma quest’anno vedendo in prima persona l’attaccamento ai colori dei nostri tifosi anche in una stagione decisamente complicata.

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