"Cremona, l’Italia, l’Europa"
Ripartono le conferenze
Il 17 aprile avrà inizio, a Palazzo Raimondi, il nuovo ciclo di conferenze d’arte Cremona , l’Italia, l’Europa. La formula rimane la stessa: ai docenti si affiancheranno giovani laureati del Dipartimento, ma quest’anno ci saranno anche due graditi ospiti, Marina Volonté, conservatrice del Museo Archeologico di Cremona, e Alessandro Barbieri, conservatore del Museo Civico di Crema e del Cremasco.
Nel primo incontro, dal titolo I disegni dall’antico di Pelagio Palagio e la Vittoria di Calvatone: un acquisto mancato, Anna Maria Riccomini con Marina Volonté e Veronica Bosio racconteranno la passione per l’antico di un artista poliedrico, come il bolognese Pelagio Palagi (1775-1860), pittore, disegnatore, scultore, architetto, interior designer (come si direbbe oggi), collezionista raffinato di antichità e di oggetti provenienti dal vicino e dal lontano Oriente e dal Nuovo Mondo.
Veronica Bosio, che per la sua tesi di laurea ha studiato il fondo di disegni dall’antico dell’artista, oggi nella Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, parlerà del Palagi disegnatore e collezionista, mentre Marina Volonté ripercorrerà le tappe di una scoperta sorprendente e inattesa: quella della statua romana in bronzo dorato di Vittoria, scavata nel 1836 presso Bedriacum, la moderna Calvatone e a lungo ritenuta distrutta, a seguito del secondo conflitto mondiale.
Il Palagi era stato tra i primi a fare un’offerta d’acquisto, affascinato dalla bellezza e dalla rarità di questa preziosa statuetta. Ma la trattativa si incagliò presto e la Vittoria non entrò, purtroppo, a far parte della collezione dell’artista. Di lei si persero a lungo le tracce, fino alla recente, straordinaria, riscoperta. Un intreccio, degno di un thriller, che lega Cremona a Bologna, Berlino, Mosca e San Pietroburgo.
Tutti gli incontri, trasmessi anche in diretta streaming, si terranno dalle 16.30 alle 18.00.