“Nella stanza di Arianna”
Il progetto del Liceo Anguissola
Giovedì 18 Maggio il Museo Archeologico di San Lorenzo ha ospitato le classi del Liceo Anguissola coinvolte nel progetto “Nella stanza di Arianna” per la restituzione degli elaborati finali realizzati durante lo svolgimento del percorso didattico dedicato alla storia di Cremona in età romana.
Il progetto, coordinato dal professore Riccardo Braga, ha avuto la finalità di avvicinare gli studenti al patrimonio archeologico museale della città di Cremona e di valorizzare gli importanti materiali portati alla luce dagli scavi di piazza Marconi. Tra questi ritrovamenti vi sono le migliaia di frammenti di decorazione pittorica delle stanze della “domus del Ninfeo” e, in particolare, alcuni pezzi raffiguranti episodi del mito di Arianna, esposti nella mostra Pictura tacitum poema. Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona fino al 21 maggio.
Nel corso della conferenza sono intervenuti la vicepreside del Liceo Anguissola Marzia Catelli, che ha presentato il progetto sottolineandone il valore formativo, l’assessore alla Cultura Giovani e Politiche della Legalità Luca Burgazzi e la conservatrice del Museo Archeologico San Lorenzo Marina Volontè che hanno evidenziato l’importanza di favorire la fruizione del patrimonio archeologico agli studenti.
Tra i prodotti presentati dagli studenti figura una drammatizzazione del mito di Arianna finalizzata alla realizzazione di un cortometraggio che verrà presentato in autunno al teatro Filo. Gli studenti, cimentandosi con la riscrittura di uno dei più celebri miti classici, hanno rielaborato il testo letterario in chiave introspettiva dopo un percorso che li ha portati ad attraversare la letteratura da Catullo a Ovidio, da Dürrenmatt a Borges e Pavese.
Gli alunni, spinti dalla volontà di legare il mito al territorio cremonese, hanno reso omaggio alla significativa figura del professor Giuseppe Pontiroli, archeologo nonché ispettore onorario della soprintendenza responsabile di molti scavi archeologici a Cremona, dedicando alla sua memoria la sceneggiatura e inserendolo come uno dei personaggi all’interno del corto. In sala era presente anche la figlia dell’archeologo, Laurenzia Pontiroli, che ha ringraziato gli studenti per l’attenzione data a suo padre, figura di riferimento per la cultura cremonese scomparso trentatré anni fa. La sceneggiatura rende omaggio anche a Pier Paolo Pasolini che è transitato a Cremona durante gli anni della sua adolescenza e il titolo del cortometraggio, “Operetta Padana”, è un chiaro richiamo al racconto pasoliniano “Operetta marina” ambientato lungo le sponde del Po da lui frequentate insieme al compagno di giochi Pontiroli.