Cronaca

"Politiche del cibo per le città del
Mediterraneo": esperienza di Cremona

Cremona, insieme a Milano, Napoli e Pollica, era tra le città italiane invitate all’incontro internazionale ‘Le politiche del cibo per le città del Mediterraneo’, svoltosi venerdì 26 e sabato 27 maggio a Napoli, promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale all’interno della Campagna insieme per gli SDG (Sustainable Development Goals), che aveva visto Cremona protagonista già nel 2021. La partecipazione al convegno del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, conferma l’importanza dell’evento e dei temi trattati. Il Sindaco Galimberti era presente a nome dell’amministrazione e della città. Cremona è stata invitata per i percorsi importanti che sta facendo sui temi della sostenibilità in agricoltura, zootecnia, agroalimentare e anche sulle food policy. È stato un momento di confronto importante e di grande interesse tra città, con Milano, Napoli, Pollica, Bari e Trieste e anche con sindaci di altri paesi del Mediterraneo, Libano, Albania, Bosnia, Tunisia, Turchia, tutti con esperienze di forte interesse e con capacità di affrontare sfide spesso molto difficili.

E’ emerso con chiarezza il fatto che le città devono sentirsi parte di un più ampio territorio periurbano e devono dialogare con esso. Per Cremona è strategico il suo legame con il territorio agricolo circostante. Il Sindaco ha raccontato l’esperienza di politiche sul cibo in città, dalle mense scolastiche e dagli orti urbani alle azioni di no spreco, all’aiuto a persone con disturbi alimentari e ai mercati di vendita del cibo locale. Ma ha raccontato in particolare l’esperienza del Centro di innovazione, lo Zar Innovation Center, in cui imprese, università, categorie economiche e ordini professionali lavorano insieme, per affrontare questioni concrete che le aziende pongono, come l’innovazione tecnologica e di ricerca per una produzione di energia sostenibile nel mondo dell’agricoltura e della zootecnia. Dietro queste questioni ci sono i grandi temi dell’attenzione al suolo fertile, dell’autonomia energetica delle aziende, dell’economia circolare, dei processi di urbanizzazione da governare, della cura del territorio e della sostenibilità alimentare, nutrizionale, economica e ambientale del sistema produttivo tipico della nostra realtà. Lo Zar Innovation Center nasce anche per concretizzare proposte di formazione per chi lavora in agricoltura e proporre formazione ai giovani. Ma lo Zaf si occupa anche di costruire e aumentare le relazioni internazionali per una messa in comune di conoscenze e buone pratiche, per il sostegno a azioni concrete condivise e per la costruzione di scambi formativi internazionali soprattutto per giovani.

Da questo incontro sono nate ulteriori possibili collaborazioni e Cremona continuerà il percorso in atto, apprezzato e riconosciuto, forte di relazioni nazionali e internazionali consolidate. Continuerò anche il lavoro con il Ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale, con la Fao e con realtà come Esta e il centro Ciheam, l’Istituto agronomico del Mediterraneo, già presenti a Cremona nei mesi e negli anni scorsi. Con Napoli, Milano e Pollica in particolare è stata esplicitata la volontà di costruire progetti comuni. Ma lavoreremo anche per sviluppare relazioni internazionali con le città del Mediterraneo.

L’evento e la partecipazione qualificata e internazionale confermano l’importanza di politiche che pongano al centro il Mediterraneo, partendo dal tema essenziale e strategico del cibo e mettendo in relazione le migliori pratiche delle città, tra cui proprio Cremona.

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