Cronaca

Camera da letto "sottratta": 80enne
accusato di appropriazione indebita

E’ a processo con l’accusa di appropriazione indebita, Elio, imprenditore edile di 82 anni, accusato di essersi impossessato, nel marzo del 2017 a Soncino, di un arredo completo, in particolare una camera da letto in noce del valore di 2.000 euro, di proprietà di Massimiliano, 58 anni. Da quest’ultimo, l’imputato, assistito dall’avvocato Clara Carletti, aveva affittato un’abitazione e un box che poi aveva adibito ad ufficio.

Alla morte dei genitori, Massimiliano aveva chiesto ad Elio di poter tenere nel box la camera da letto dei suoi genitori, perchè la stava vendendo e gli occorreva uno spazio dove metterla. Si era concordato che la camera da letto stesse nel box una quindicina di giorni, ma dopo tre mesi era ancora lì.

Ci aveva pensato Elio, che doveva accedere al box con la sua auto, a spostare la camera da letto, che era stata portata in un fabbricato ad Azzanello. “Gli avevo detto che l’avevo spostata, così poteva andare a riprendersela quando voleva”, ha detto l’imputato al giudice.

Sono passati sei anni, e la camera da letto è ancora ad Azzanello. A detta di Massimiliano, che aveva querelato Elio, quella camera da letto, nonostante vari solleciti, non gli era più stata restituita.

Una storia nata da malintesi, secondo il giudice, che ha caldeggiato un accordo tra le parti.  Comunque sarà, se l’imputato riporterà la camera da letto a Massimiliano o se quest’ultimo andrà a riprendersela da solo, ci sarà la possibilità di rimettere la querela.

Si torna in aula il 4 ottobre.

Sara Pizzorni

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