Consumo di suolo, in nove anni
"salvati" 777mila mq di aree
Illustrate le linee di indirizzo della variante al Pgt. C'è anche la riduzione delle superfici massime per le nuove medie distribuzioni
Dal 2014 ad oggi la superficie urbanizzabile del territorio cremonese è diminuita di 777.437 mq, passando da poco più di 1 milione 370mila mq previsti ai 593.322. E’ l’effetto della varie revisioni degli strumenti urbanistici adottati negli ultimi 10 anni, andati sempre più verso una riduzione del consumo di suolo, come del resto richiesto anche dalla legge regionale che ha fissato paletti indicativi: fino a -45% di consumo di suolo per gli ambiti residenziali entro il 2025, -20% per gli altri utilizzi. Il dato è emerso nella prima seduta della commissione Territorio, mercoledì scorso in sala Quadri, dove i tecnici comunali e il vicesindaco Andrea Virgilio hanno illustrato le linee di indirizzo della variante al piano dei Servizi e al Piano delle Regole del Piano di Governo del Territorio. Un’altra seduta è prevista per mercoledì prossimo e l’intenzione dell’amministrazione, ha spiegato Virgilio, è di arrivare a settembre all’adozione per avviare poi una nuova fase partecipativa e arrivare ad approvazione a gennaio – febbraio.
“Andiamo a ridurre le aree edificabili nel territorio, soprattutto sulla parte residenziale ma anche in quella a servizi; e allo stesso tempo l’obiettivo è di valorizzare il tema della rigenerazione urbana. Perchè se vogliamo andare verso la sempre maggiore riduzione del consumo di suolo, diventa fondamentale intervenire su quanto è già stato costruito”.
Dal Pgt spariscono quindi terreni oggi agricoli su cui sarebbe stato possibile fare interventi urbanistici, complice anche un declino demografico progressivo (il Piano regolatore del 1980 prevedeva una crescita della città fino a 120mila abitanti; oggi siamo poco più di 70mila) che non giustificherebbe nuovi investimenti residenziali. Ma permangono invece ambiti di trasformazione su cui si è molto discusso, come la logistica a san Felice o l’area commerciale Cardaminopsis lungo la Paullese in quando esistono già almeno dei piani attuativi.
La prossima settimana verranno fatte altre valutazioni sull’aspetto idrogeologico e si parlerà anche di ulteriori limitazioni di metrature per le nuove medie superfici di vendita che in alcune aree urbane non potranno superare i 600 mq (erano già state ridotte da 2500 a 1500 mq).
42 le istanze arrivate dai cittadini nella fase di pubblicazione della variante, in buona parte richieste edificatorie che non sono state accolte. “Nel corso della fase partecipativa generalmente viene chiesto al Comune la trasformazione di zone agricole in edificabili, ma non è questo l’indirizzo che ci siamo dati”, aggiunge Virgilio “anzi, andiamo proprio nella direzione contraria. Il Pgt poi va a intersecare il piano del verde: l’operazione logistica alle porte della città avrà come compensazione una piantumazione dai 30 ai 40mila metri quadrati in aree di proprietà comunale. C’è quindi un tema di pianificazione anche in questi contesti”. Gbiagi