Amministrative a Cremona, Bossi:
"No a candidati calati dall'alto"
Il segretario provinciale cremonese: "Non rivendichiamo che il candidato sia della Lega o di altri partiti: vorremmo uscire da queste logiche da Prima Repubblica"

Partiti in fibrillazione, soprattutto nel centrodestra, per le amministrative a Cremona. Nel 2024 per quanto riguarda la Lombardia si voterà soltanto in 3tre capoluoghi di provincia: Cremona appunto, ma anche Pavia e Bergamo.
Siamo ancora nelle fase, embrionale, della scelta del candidato che possa al meglio raccogliere i voti di tutta la coalizione ma si sa, in questi casi spesso la scelta avviene a Milano con l’obiettivo di accontentare ogni partito assegnando ad ognuno una diversa città. E i partiti di centrodestra che si contendono i candidati, seppur con peso diverso, sono proprio tre, come le città chiamate al voto: Fratelli d’Italia, Lega, e Forza Italia.
Daniela Santanché, coordinatrice regionale del primo partito in Italia, ha annunciato innanzitutto (pur non volendo rinunciare a Cremona), di voler mettere una bandierina su Pavia. Il messaggio, rilanciato dal quotidiano La Provincia Pavese è inequivocabile: “Qui il candidato lo decidiamo noi”.
Una richiesta che sarebbe arrivata al tavolo regionale condiviso con gli alleati, un incontro avvenuto lo scorsa settimana in cui ciascuna forza politica ha cominciato a scoprire le sue carte. Nel frattempo però a Bergamo sembra prendere quota Forza Italia con già quattro nomi papabili e pronti a contendersi la poltrona da primo cittadino.
Difficile pensare, nella geografia regionale, che la Lega possa rimanere completamente a bocca asciutta. Il segretario provinciale cremonese, Simone Bossi, invita tuttavia ad uscire da questa dinamica: “Non rivendichiamo che il candidato sia della Lega o di altri partiti. Vorremmo uscire da queste logiche da Prima Repubblica”.
Continua il leghista: “Auspichiamo che il nome del candidato sia ben voluto dai cremonesi e che venga condiviso il prima possibile per il bene del Centrodestra e dei cittadini stessi. In precedenti campagne elettorali il nome è sempre arrivato tardi, e sempre calato dall’alto. Questa volta non si facciano gli stessi errori”.