Cronaca

Stradivari Festival, applaudito
ritorno per Gnocchi e Agon Ensemble

Applausi scroscianti ieri nell’Auditorium G. Arvedi per il concerto ‘Violoncello raro’ che ha portato in scena il brillante violoncellista Giovanni Gnocchi insieme ai giovani musicisti dell’Agon Ensemble.

Se nell’arco del concerto vengono eseguiti 4 bis, oltretutto di diverse epoche e stili, significa che fra artisti e pubblico si è creato un fruttuoso scambio di emozioni attraverso la musica, sprigionando un’incredibile energia: è successo ieri a Cremona con il concerto ‘Violoncello raro’ di “STRADIVARIfestival”, rassegna promossa da Unomedia e Museo del Violino con la direzione artistica di Roberto Codazzi, che ha segnato due graditi ritorni in sala: Giovanni Gnocchi e Agon Ensemble.
Il violoncellista, nato nella città del torrazzo, vive da anni a Salisburgo dove insegna al prestigioso Mozarteum, realtà formativa nella quale in settimana completerà gli studi Marco Mauro Moruzzi, figlio dell’indimenticato clarinettista cremonese Mauro, violoncellista che ora fa parte dell’Agon Ensemble, gruppo fondato da Martino Moruzzi e composto da giovani musicisti provenienti da tutta Europa.
Appassionante il programma, con pagine che non vengono eseguite di frequente eppure così piene di fascino, complice l’indiscusso talento dei giovani musicisti e in particolare di Gnocchi, straordinario al violoncello Gaetano Sgarabotto 1930, con cui ha sprigionato le note classiche di Brahms, quelle dal ricordo klezmer di Weinberg, le contemporanee di Sollima.

Federica Priori

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