Ambiente

Wwf contro la bacinizzazione
del Po: "Sarebbe una catastrofe"

foto Sessa

Il progetto di bacinizzazione del Po? “Obsoleto, un’idea degli anni’60 che è stata sempre bocciata perché non ha mai passato il vaglio di serie valutazioni economiche, prima che ambientali”. L’affondo arriva dal responsabile Acque del Wwf, Andrea Agapito Ludovici. Una questione anche politica: l’attacco è rivolto a Fratelli d’Italia che a livello regionale con il consigliere cremonese Marcello Ventura ha impegnato la giunta ad adoperarsi proprio in ottica bacinizzazione.

Continua il Wwf tramite le pagine di Repubblica: “Il Po come via d’acqua per la navigazione commerciale a fronte di insostenibili investimenti, inciderebbe in modo insignificante sul trasporto di materiali che sarebbe limitato sostanzialmente a merci non deperibili. […] La “bacinizzazione”, alterando il ciclo idrologico, il trasporto solido, distruggendo gli ultimi habitat naturali del fiume, sarebbe una vera e propria catastrofe per il Po”. Bacinizzazione che invece piace agricoltori, i quali hanno espresso il plauso per le recenti decisioni in materia.

Un paio di giorni fa la condanna anche da parte delle sedi regionali di Legambiente, tra cui quella lombarda.

“I fondi Pnrr sono un’occasione irripetibile per la rinascita del Po, un’opportunità troppo importante, in primis per le comunità rivierasche, per essere tenuta in ostaggio da parte di chi, con letture strumentali, o sbagliate, dei dati di progetto, mira solo a confermare uno status quo di degrado ecologico e rischio idrogeologico: basta scuse, è ora di far partire gli interventi” dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, riferendosi ai paventati espropri di migliaia di ettari coltivati e pioppeti, quando in realtà – afferma l’associazione –  i progetti previsti riguardano il ripristino di vegetazioni forestali e di morfologie fluviali per poco più di 1700 ettari, di cui solo il 10% è costituito da terreni coltivati, trattandosi in prevalenza di tratti di alveo, di opere spondali e di terreni incolti.

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