“Senza carburanti alternativi
abbattere Co2 solo ideologia”
Le dichiarazioni dell'europarlamentare Massimiliano Salini in merito al nuovo regolamento sulle emissioni CO2 per i veicoli pesanti al voto oggi in Commissione Ambiente (ENVI) al Parlamento Europeo.
“Senza carburanti alternativi, la de-carbonizzazione dei mezzi pesanti è di fatto impossibile. Per questo non ci fermeremo e continueremo in plenaria la nostra battaglia di buon senso. I target approvati oggi in Commissione ENVI spingerebbero infatti le case produttrici in un vicolo cieco: una transizione forzata all’elettrico ideologica e impossibile”.
E’ quanto dichiara l’europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini sul nuovo regolamento sulle emissioni CO2 per i veicoli pesanti al voto oggi in Commissione Ambiente (ENVI) al Parlamento Europeo.
“Senza la flessibilità garantita da una definizione di “Carburanti CO2 neutri”, che riconosce il contributo prezioso dei combustibili rinnovabili nel taglio delle emissioni, gli obiettivi di riduzione della CO2 diventano infatti una pura fantasia che si scontra inevitabilmente con la dura realtà”, continua Salini. “Basti pensare alla totale inadeguatezza delle rete elettrica e alla drammatica mancanza di infrastrutture di ricarica.
Respingiamo l’impostazione del relatore green, che prevede target senza senso e minaccia la tenuta della nostra filiera industriale dei mezzi pesanti, che conta migliaia di posti di lavoro e dispone di un know-how eccezionale. Il segnale politico rilevante è che oggi il centrodestra ha sostenuto il nostro testo alternativo, nel quale il PPE ha posto un “key vote” sulla definizione di “Carburanti CO2 neutri” e sul “Fattore di correzione del carbonio” che ho proposto di inserire nel regolamento odierno e che riproporremo ancora in plenaria. Entrambi erano stati approvati a settembre nell’ottimo parere formulato dalla Commissione Trasporti (TRAN). La definizione di “CO2 neutral fuels” include i biocarburanti promossi dall’Italia e gli e-fuel della Germania, il “Carbon Correction Factor” corregge invece la quantificazione delle emissioni abbattendole in funzione del carburante rinnovabile usato dal mezzo pesante: quanto più combustibile verde impiega, tanto inferiore è la CO2 emessa.
Ripresenteremo entrambi come emendamenti nella sessione plenaria di fine novembre in quanto tutelano il motore a combustione alimentato con carburanti sostenibili di ultima generazione e rivestono un ruolo cruciale in una transizione davvero realizzabile».