Fra segno e colore: antologica
di Giorgio Carletti all'Adafa
S’intitola “Fra segno e colore” la mostra antologica del pittore e grafico Giorgio Carletti, fra i decani dell’arte cremonese, che si apre venerdì 3 novembre all’Adafa. Negli spazi di Casa Sperlari, in via Palestro 32, viene proposta una serie di dipinti, acquerelli e disegni illustrati da un catalogo monografico. Data la vastità dell’opera di Carletti, che fra l’altro ha realizzato oltre mille lavori di bozzettistica, durante il vernissage sarà proiettato un breve docu-video, realizzato da Giorgio Denti, che ne ripercorre l’intensa attività creativa. Giorgio ha lavorato come incisore di ornati in una fabbrica di cornici, come disegnatore di rivestimenti presso la Ceramica Gosi (ideando, fra l’altro, i pavimenti per alcune chiese di Como e di Varese e disegni ornati per diversi minareti di Beirut) e come bozzettista ed esecutivista al Nastrificio Alquati. Queste esperienze gli hanno permesso di aprire uno studio di grafica e di ricevere commissioni da importanti ditte. Sue opere sono presenti in numerose collezioni private in Italia e all’estero. Ha partecipato a concorsi e rassegne, riscuotendo lusinghieri consensi e premi. Questa esposizione è espressamente dedicata alla moglie Marilena, scomparsa nel 2021, sua prima sostenitrice e compagna di una vita. «Giorgio Carletti – spiega il curatore, Simone Fappanni – disegna su tutto. Sono sufficienti un pezzo di carta e una matita, ma anche un tovagliolo o un altro supporto, perfino di recupero, perché la sua inesauribile voglia di creare prenda il sopravvento e non si fermi. Non importa il soggetto, pensato o d’occasione, su commissione o per puro divertimento, ciò che conta è dare forma al pensiero. Il suo è puro istinto, ma anche disciplina, tecnica e applicazione, continua e costante, verso tutto ciò che compone il mondo delle Beaux-Art. Carletti, d’indole mite e affabile, quando prende in mano pennelli e colori diventa, però, un temerario. Non si contano, infatti, i ritratti, i paesaggi, gli scorci padani, e del Po in modo particolare, ma anche le opere che guardano a un piacevolissimo astrattismo di caratura geometrica, a conferma della sua inesauribile ispirazione». La mostra è visitabile gratuitamente, fino al 14 novembre, da martedì a domenica dalle ore 17,00 alle 19,00.