Welfare aziendale e natalità:
continuano gli incontri di FI
Si nasce sempre meno e si vive sempre più a lungo, questo il tema attorno al quale giovedì 9 novembre si è riunito il gruppo cittadino di Forza Italia durante un incontro pubblico moderato da Luca Ghidini, Commissario Cittadino di Forza Italia, e organizzato in vista delle elezioni amministrative, per incontrare cittadini, associazioni, imprese e operatori di settore.
Paolo Emiliani, medico, presidente dell’Associazione Movimento per la Vita di Cremona, ha snocciolato alcuni dati: “Oggi in Italia gli ultranovantenni sono 800mila. Nel 2070 saranno più di due milioni. Fra un decennio il numero di studenti nel nostro paese diminuirà di almeno un milione di unità. In un’Italia che batte ogni anno il record negativo di nascite. Situazione allarmante da affrontare secondo tre leve: riconoscere i figli come un valore sociale e non come un costo; investire in politiche famigliari a sostegno della genitorialità; integrare intelligentemente la popolazione migrante composta da persone giovani e abili al lavoro”.
Il lavoro, dunque. Un tassello della propria vita con cui le persone devono necessariamente fare i conti per valutare il proprio futuro famigliare e genitoriale. Matteo Gosi, Direttore Generale di Wonder S.p.A., non ha dubbi: investire in misure di Welfare Aziendale conviene agli imprenditori, e costituisce un elemento di attrattività per i lavoratori che desiderano conciliare la propria vita personale con quella lavorativa. L’aspetto reddituale non è l’unico elemento in gioco: smart working, flessibilità degli orari di lavoro, accesso garantito al part time per genitori di figli 0-3 anni sono solo alcune delle misure che Gosi e i suoi collaboratori hanno adottato negli ultimi anni a favore dei dipendenti. “L’impresa – dice – promuove benessere in quanto vero attore sociale che crea valore non solo per gli azionisti, ma anche a favore della comunità in cui è inserita. Questo è anche il percorso di sensibilizzazione che stiamo affrontando con le restanti aziende industriali del territorio”.
Ma l’emergenza del paese ricade direttamente sui territori, e – come suggerito dal Sindaco di Magenta Luca del Gobbo – “i Comuni devono accorgersi che gli investimenti a sostegno della famiglia – società naturale che precede lo Stato – costituiscono un volano sociale ed economico favorevole per il proprio bilancio. Valorizzare il ruolo della famiglia non si esaurisce in qualche misura isolata, ma vuole dire orientare tutte le azioni e le progettualità di un’amministrazione: dal Piano di Governo del Territorio, ai servizi per l’infanzia, fino alle politiche sociali”. Indubbiamente, i Comuni devono fare i conti con emergenze da gestire mediante risorse pubbliche sempre più esigue. Per Del Gobbo la parola chiave è una sola: sussidiarietà. “È necessario ripensare al modello di Welfare sociale in una logica collaborativa che coinvolga associazioni di famiglie, genitori e operatori privati”.
Una visione pienamente condivisa da Simona Tironi – Responsabile del settore Edu di Meraki Sociale – che auspica in un modello integrato di servizi co-progettato da pubblico e privato. “Il valore aggiunto di questa collaborazione – dice – è sapere intercettare la domanda, spesso ai margini del modello di Welfare e non consapevole dei servizi erogati sul territorio. Le famiglie – prosegue -hanno bisogno di essere sostenute ed accompagnate nel loro percorso educativo, specialmente se in difficoltà. La prospettiva verso la quale si dovrà lavorare in futuro è quella di andare oltre ai servizi già consolidati e di qualità (es. asili nido) per attivare una risposta personalizzata ai bisogni delle famiglie. Una sfida complessa ma possibile”.
L’impegno del gruppo di Forza Italia di Cremona prosegue sabato 25 Novembre, quando verrà affrontato il tema dell’educazione e della libertà di scelta educativa delle famiglie con Suor Monia Alfieri.