Batterie auto ibride,
escalation di furti in città

Raffica di furti di batterie di auto ibride in città. Ultimi episodi nei giorni scorsi in quartiere Po, dove sono state prese di mira numerose vetture, a cui sono stati portati via anche i sedili. Ma già nelle scorse settimane colpi simili si erano verificati in diverse zone della città: una situazione rilevata anche dai concessionari che vendono questo tipo di auto, e che si sono trovati nelle proprie officine diverse vetture da rimettere in sesto. Situazioni piuttosto spiacevoli in quanto, considerando il tempo che impiegano i pezzi di ricambio ad arrivare, si rischia di rimanere senza mezzo di trasporto per lunghi periodi.

Il modus operandi dei ladri, in casi come questo, è molto simile, e solitamente è appannaggio di bande organizzate, in quanto richiede attrezzatura specifica e una certa preparazione. Bisogna intanto sapere come accedere al vano in cui è collocata la batteria, che solitamente può trovarsi sotto il sedile posteriore (e di qui la sparizione dei sedili), ma anche nel bagagliaio o sotto il pianale. Per rimuoverla si devono usare tronchesi, pinze, e altri arnesi da scasso. Non è tutto: i ladri devono avere una competenza sufficiente da saper scollegare la batteria dal sistema elettrico dell’auto, evitando che venga rovinata da un cortocircuito. Inoltre bisogna avere a disposizione un attrezzo per sollevarla e trasportarla, considerando che può pesare oltre 100 chili.

Si tratta di un fenomeno che ha avuto origine negli Stati Uniti, ma che si è diffuso poi a livello mondiale. E se questo tipo di furti nel 2020 sembravano essere passati di moda, nel 2023 sono tornati a crescere. Si tratta di batterie piuttosto costose, che sul mercato nero vengono molto richieste. Basti pensare che una batteria al litio per auto ibride può valere fino a 10.000 euro. Anche perché per le sue caratteristiche specifiche, questi accumulatori sono adatti anche per altri usi, come l’alimentazione di impianti fotovoltaici.

LaBos