Morto di malaria: la procura
pronta ad aprire un'indagine
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La procura di Cremona è pronta ad aprire una indagine sul decesso di Lorenzo Pagliari, il 38enne cremonese specialista elettronico dell’Ocrim stroncato dalla malaria dopo un viaggio di lavoro in Camerun. L’inchiesta cercherà di far luce sulle circostanze che hanno portato alla morte del 38enne e stabilire se ci possano o meno essere delle responsabilità su quanto accaduto. E intanto i genitori di Lorenzo hanno già preso contatti con un legale.
Il dipendente dell’azienda, specializzata nella fornitura di impianti molitori, mangimifici e lavorazioni di cereali, è morto il 31 dicembre nella Terapia Intensiva dell’ospedale Maggiore. Uno dei colleghi di Lorenzo, anch’egli colpito dalla malaria, è invece ancora ricoverato nel reparto di Malattie infettive.
Lorenzo era rientrato dall’Africa lo scorso 13 dicembre. A Natale i primi sintomi che il 30 dicembre, un giorno prima di morire, lo hanno portato al ricovero. Tardiva la diagnosi: nessuno ha messo in relazione il viaggio in Camerun con il malessere accusato dal 38enne che prima di partire non si era sottoposto alla profilassi anti malarica. Profilassi non obbligatoria, ma consigliata in quelle zone dell’Africa dove il rischio di infezione è presente tutto l’anno.
Quella che ha colpito Lorenzo è stata una forma di malaria particolarmente aggressiva. Da chiarire, comunque, come mai la diagnosi sia stata così tardiva, se si considera che il collega del 38enne era già ricoverato da alcuni giorni proprio per malaria al rientro dalla trasferta di lavoro.
“Ciao Lorenzo”, si legge in un grande riquadro nero che campeggia sulla home page del sito dell’Ocrim, che così ha voluto salutare il suo dipendente. Il 38enne cremonese lavorava in azienda da una ventina d’anni.
Sara Pizzorni