Chiuso New Spirit: "Il commercio?
Senza passione non può funzionare"
Dopo 43 anni di lavoro va in pensione Giudi Corlianò e si spegne un'altra vetrina, la terza nei pochi metri di via Capitano del Popolo. "Ho cercato di trovare chi subentrasse, mi sono sentita dire: 'Ma il sabato e la domenica si tiene aperto?'"

Ha chiuso i battenti la gioielleria New Spirit di via Capitano del Popolo, la terza vetrina spenta in pochi metri, dopo l’outlet di abbigliamento per bambini e il bar Negresco, vuoto ormai da anni.
Per Giudi Corlianò, nel commercio da quando a 17 anni ha iniziato a lavorare per il negozio Vergani di porta Venezia, non si tratta di uno dei tanti addii per il calo vendite, ma di una scelta di vita e raggiunta l’età della pensione ha deciso di approfittarne.
“E’ un lavoro che dà infinite soddisfazioni e infatti mi spiace moltissimo perdere il rapporto speciale che si crea con la clientela. Ma è anche un lavoro che ti prende un po’ tutta la vita, non ci sono orari, nè week end festivi. E’ un lavoro che ti svuota, devi creare empatia con il cliente, disponibile a condividere i suoi stati d’animo e questo non sempre è semplice. E’ bello, ma alla fine un po’ stancante fisicamente ed emotivamente”.
Ha cercato di trovare chi le subentrasse, quacuno si è fatto avanti, ma una risposta ricevuta da una giovane l’ha spiazzata: “La ragazza mi ha chiesto se fosse necessario tenere aperto al sabato e alla domenica. Credo che oggi ci sia proprio un problema di volontà e di scarso spirito di sacrificio nel mettersi a fare questo lavoro”.
Prima di mettersi in proprio, Giudi era stata commessa nel negozio Blue Spirit di via Gonfalonieri. Poi, 14 anni fa, decisione di spostarsi in quel piccolo spazio che si era appena liberato dal gioco del Lotto. In mezzo, una breve esperienza in un centro commerciale, “ma quello proprio non faceva per me”, e si era dimessa.
In questi anni ha visto evolvere in peggio la situazione del commercio in centro storico: sicuramente per la mancanza di appeal dal punto di vista del decoro urbano, per eventi ormai ripetitivi, ma anche in parte per un certo atteggiamento da parte della media dei commercianti: “Occorre metterci tempo, passione e inventiva, non si può più pensare di aspettare che il cliente entri. Per essere competitivi con l’on line occorre dare qualcosa in più, stabilire un rapporto personale con le persone ed essere attrattivi anche con piccole cose. Attenzioni particolari, cura dei dettagli, addobbi accattivanti”.
“Da quando se ne è andato Zara, oggi in questa zona non c’è più clientela di passaggio, io sono fortunata perchè sono vicina ai banchi del mercato. I negozi di detersivi si sono moltiplicati a dismisura e non è che questo invogli le persone a passeggiare in centro per guardare le vetrine”.
Ora avrà tempo per occuparsi un po’ di più della famiglia e godersi qualche vacanza, ma un rimpianto, commosso, rimane: “Mando un abbraccio davvero grande a tutta la mia clientela. Mi mancherà moltissimo”.
Giuliana Biagi