Maria Ragaglia, toccante addio:
"Morte assurda e insensata"
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È stata una chiesa gremita ad accogliere il feretro di Maria Ragaglia, 38enne madre di quattro figli morta dopo un tragico incidente lo scorso venerdì a Derovere. Il funerale ha avuto luogo nel pomeriggio di lunedì a Sospiro, paese dove Maria era nata ed dove aveva vissuto fino a pochi anni fa, prima di trasferirsi con la famiglia a Cingia de’ Botti; a celebrarlo il sacerdote di Sospiro don Ernesto Marciò, insieme a quello di Cingia, don Ettore Conti.
Un estremo saluto che ha visto tanti amici, familiari e conoscenti stringersi in un metaforico abbraccio attorno al marito Davide e ai quattro figli della donna. “Un evento terribile, che ci prova e ci sollecita a trovare una ragione, quando non ne troviamo nessuna – ha detto don Ernesto durante una toccante e sentita omelia – perché niente può giustificare che delle persone siano privati della loro mamma e della propria compagna. Siamo anche noi, con voi, nella tenebra e nell’oscurità. Una morte assurda, illogica, insensata”.
“E a questo dolore si aggiunge ulteriore dolore quando pensiamo a voi, fratelli della cara Maria e alla mamma Rosa, chiamata al doloroso dovere che una madre deve sopportare: sopravvivere ai propri figli. Ma è in questo buio, in cui siamo precipitati, che si alza flebile la voce della nostra speranza, che alza gli occhi verso la croce per scorgere il volto promettente di un Dio che si è fatto vicino al nostro dolore”.
Al termine delle esequie un piccolo corteo silenzioso si è poi spostato a piedi verso il vicino cimitero locale, dove il corpo della giovane donna è stato tumulato.
Andrea Colla