Gli anti-Salvini si riorganizzano:
"Patto per il Nord" anche a Cremona
Patto per il Nord sbarca a Cremona e provincia. Si è tenuta ieri la prima riunione per l’organizzazione e il tesseramento con Alessandro Carpani che sarà il Coordinatore Provinciale dell’associazione. Presente alla serata anche il fondatore e ultimo segretario della fu Lega Lombarda Paolo Grimoldi.
Carpani è stato segretario cittadino della Lega della prima ora, e dopo una lunga assenza dalla politica locale aveva aderito alla lista di Ferruccio Giovetti alle ultime elezioni comunali di Cremona. Una formazione, questa, che raggruppava diversi ex leghisti in aperto contrasto con il corso impresso da Salvini al Carroccio di lontana memoria.
“Patto per il Nord – affermano Carpani e Grimoldi – nasce per colmare un vuoto: più nessuno difende il Nord, difende lavoratori e partite IVA, più nessuno fa il Sindacato del territorio. La questione settentrionale, la pressione fiscale e il residuo fiscale della Lombardia sono temi irrisolti quanto dimenticati da tutte le forze politiche”.
L’associazione denuncia gli sprechi dello stato centrale e delle scelte del Governo di Roma e – per esempio – è categoricamente contraria al Ponte di Messina “in quanto non è una priorità rispetto a finanziare la Sanità diminuendo le lista d’attesa per le visite mediche, bloccare il continuo aumento delle tariffe autostradali, abbassare le tasse, finire la Tav, cancellare la legge Fornero, togliere il canone Rai e non aumentare le accise sui carburanti: tutte vere priorità dimenticate”.
Venendo ai problemi locali, Patto per il Nord considera “Cremona e la sua Provincia abbandonate e isolate dal resto della Lombardia e dalle Province limitrofe”. Il riferimento tra l’altro è agli annosi problemi del ponte Verdi tra san Daniele e la sponda parmense, per cui è previsto il ritorno alla normalità solo nel 2026; al mancato raddoppio della Paullese tra Crema e Cremona; ai continui ritardi e disguidi sulle linee ferroviarie.
Tra i problemi irrisolti del territorio ci sono poi l’autostrada Cremona-Mantova definita “una favola”, il ponte in ferro sul Po dove si continuano a posporre i lavori di consolidamento, il Ponte di Casalmaggiore, la costruzione della tangenziale nella città casalasca.
“I cittadini, le aziende e gli imprenditori hanno bisogno di risposte ed interventi rapidi”, afferma Carpani aggiungendo a proposito del progetto per il nuovo ospedale che “invece sarebbe meglio destinare quei soldi per nuovi macchinari, attrezzature, personale sanitario, è incivile avere liste d’attesa di mesi o anni.
“Con forza ci schieriamo contro l’impianto di biometano che A2a vorrebbe costruire a Casanova del Morbasco, non è ammissibile la costruzione di questo impianto visto che Cremona risulta essere la città più inquinata d’Italia (la seconda in Europa) con un’altissima incidenza di tumori.
“Chiudiamo con il problema sicurezza nella città capoluogo: da una parte il Comune che latita completamente su questo tema, dall’altra uno Stato fallito che non ha più risorse da investire sulle forze dell’ordine. Se la politica ha 15 miliardi che avanzano abbassi le tasse e pensi alle vere priorità del Paese”.