Società partecipate sotto esame
con l'incognita Centropadane
Con la fine dell’anno si avvicina anche la ricognizione sulle società partecipate da Comune e Provincia, un atto dovuto secondo la legge, che fa il punto sull’andamento dei conti delle aziende a partecipazione pubblica. Martedì 17 dicembre l’Ufficio di Presidenza del Comune, con funzione di commissione, esaminerà il documento e gli occhi sono puntati su Centropadane Spa, società ormai non più operativa ma custode di un potenziale tesoretto costituito da beni immobili e partecipazioni societarie.
Un tesoretto per la verità solo virtuale visto che da tempo ormai vede troppi segni meno davanti ai bilanci d’esercizio: la perdita nel 2023 è stata pari a 684.902 euro a causa della svalutazione della controllata Stradivaria, che a sua volta negli ultimi tre anni ha avuto risultati negativi per 266.800 euro nel 2021, 442.900 nel 2022 e per 371.033 euro nel 2023.
Su Centropadane, già nella ricognizione dello scorso anno l’allora sindaco Galimberti aveva espresso la necessità di una profonda riflessione, ma quella che sembrava l’imminente definzione del contenzioso davanti al Tar per la cessione del progetto autostradale Cremona- Mantova, faceva ben sperare sulla fine dell’emorragia. Ad alimentare le speranze di una risuluzione della controversia tra Aria (società regionale) e Stradivaria c’era anche l’offerta del fondo americano che aveva manifestato interesse all’acquisizione dell’intero pacchetto azionario.
I tempi invece si sono allungati e solo poche settimane fa il consiglio di amministrazione di Centropadane ha esaminato gli esiti della perizia commissionata ad un advisor esterno per la quantificazione del valore degli asset. In particolare, oltre a Stradivaria (partecipata al 59,2%) le partecipazioni in Brebemi (1%), Autostrade Lombarde (5,4%) e beni immobili quali il terreno di Pieve san Giacomo funzionale al cantiere per l’autostrada Cremona Mantova, e la prestigiosa sede di via Colletta, di cui è già stata tentata più volte inutilmente la vendita.
L’ora della verità per il futuro della società partecipata da Comune e Provincia di Cremona (oltre che da Camera di Commercio e dagli omologhi enti di Brescia più altri soci privati tra i quali le società del Gruppo Gavio) sembra dunque essere arrivata e con essa anche qualche chiarimento in più, forse, sul destino dell’autostrada Cremona – Mantova. Un obiettivo, quest’ultimo, che resta primario per gli enti cremonesi.
Giuliana Biagi