Sciopero dei lavoratori Dharma
Ottenuto il contratto logistica
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Uno sciopero lampo che ha avuto l’effetto desiderato, ossia il passaggio dal contratto Multiservizi a quello di Trasporto Merci e Logistica, per decine di lavoratori della cooperativa Dharma, in appalto da Katoen Natie. Questa mattina a inizio turno, quindi poco dopo le 5.30, i lavoratori addetti al carico scarico merci hanno incrociato le braccia davanti all’azienda al porto canale, un’iniziativa del sindacato Usb, contattato dai lavoratori lo scorso novembre. Lo sciopero ha di fatto interrotto la circolazione dei mezzi pesanti lungo via Acquaviva.
Una situazione che si è sbloccata qualche ora dopo, nell’incontro in Prefettura tra i rappresentanti della Katoen Natie, della cooperativa Dharma e dei sindacati FILT CGIL e USB.
Oltre all’applicazione del contratto collettivo Multiservizi, anziché quello Trasporto Merci e Logistica, altre rivendicazioni erano legate all’inquadramento dei lavoratori, alla corresponsione dei buoni pasto e alle preoccupazioni relative all’elevata percentuale di contratti a tempo determinato.
“L’azione di mediazione informale svolta tra le parti – si legge nel comunicato diffuso dal Prefetto Antonio Giannelli – ha consentito di addivenire dopo ampio ed articolato confronto ad un accordo che, fondato sull’applicazione ai lavoratori da questo mese del contratto collettivo nazionale di categoria Trasporto, merci e logistica, ha portato ad una positiva conclusione della vicenda, con l’immediata interruzione delle azioni di protesta da parte dei lavoratori presso il predetto stabilimento.
Sugli altri aspetti della piattaforma rivendicativa, le OO.SS presenti incontreranno la parte datoriale nell’auspicio di trovare le possibili intese, con l’impegno a richiedere nuovamente l’attivazione del tavolo prefettizio prima di assumere iniziative di tipo diverso”.
“Dobbiamo ringraziare l’azione dei lavoratori ma anche quella della Prefettura”, spiega Roberto Montanari, dirigente Usb, “per il ruolo di mediazione e di sintesi. Lo sciopero è riuscito molto bene e dopo un paio d’ore si è risolto. Teniamo presente che questi lavoratori, alcuni assunti a tempo indeterminato, altri con contratti atipici, lavorano senza ferie retribuite e con la malattia non pagata al 100%, lavorano qualcosa come 250 ore al mese per portare a casa 1200 euro”.
“Finalmente la testa è stata alzata – afferma Salvatore Tomaselli, dirigente Usb Logistica – Questi lavoratotori non avevano infortuni pagati, nessun buono pasto, nessun premio di risultato. La protesta ha di fatto bloccato tutto il porto di Cremona e il committente si è accorto che c’era un problema serio. Grazie alla lotta dei lavoratori e all’organizzazione di usb siamo riusciti a portare dignità per i lavoratori”.
Dalla settimana prossima si apriranno i tavoli tecnici per esaminare alcune situazioni particolari riguardanti in particolare i contratti a termine rinnovati più volte, che, spiega Montanari “presentano alcuni profili che stridono con il decreto Dignità”.gb