Stanze della Musica, rinnovato
il contratto con gli eredi Carutti

Il Comune di Cremona ha raggiunto l’accordo con gli eredi di Carlo Alberto Carutti per mantenere il deposito della collezione di strumenti musicali presso il museo civico Ala Ponzone nei locali delle “Stanze per la Musica”. Lo annuncia l’assessore alla Cultura Rodolfo Bona in risposta a una interrogazione di Jane Alquati (lega). Una scelta che non era scontata visti i requisiti minimi necessari (umidità e temperatura) per rendere quei locali idonei ad ospitare una delle più importanti raccolte di strumenti a corda per la qualità, rarità e stato di conservazione degli strumenti: quattro secoli di liuteria, per oltre sessanta strumenti alcuni dei quali appartenuti a noti collezionisti, musicisti ed esponenti dell’aristocrazia. Violini, viole, viole d’amore, pochettes e ghironde, ma anche strumenti a corde pizzicate fra cui chitarre, english-guitars, mandolini e liuti, costruiti dai principali artigiani europei attivi nei secoli XVII, XVIII e XIX.
Fondamentali per il mantenimnto della collezione, gli interventi realizzati nel tardo autunno dell’anno scorso: acquisto di macchinari per umidicazione e deumidificazione e progettazione dell’impianto di climatizzazione, interventi eseguiti utilizzando in parte gli introiti dei bigietti del Museo.
Bona ricorda poi l’attività di divulgazione che il Comune sta facendo grazie alla presenza di Fausto Cacciatori che, pro bono, ha assunto l’incarico di Conservatore della Collezione, stringendo contatti con tutti i soggetti che si occupano di musica e liuteria in città – dai laboratori di restauro di Cr.Forma a quello di Diagnostica non invasiva, fino al Conservatorio, per impostare attività di ricerca e valorizzazione della collezione stessa.
“Tali attività – afferma Bona – saranno concepite nell’ottica della valorizzazione della collezione in una concezione dinamica del patrimonio Museale tale da consentire la piena percezione della qualità degli strumenti conservati e della loro importanza storica, anche attraverso esecuzioni dal vivo utilizzando, ad esempio, la Sala Manfredini sempre più apprezzata in ragione della sua acustica e del nuovo sistema di illuminazione che ne valorizza lo splendido apparato decorativo”. gb