Distributori automatici bevande
Stop a nuove aperture

Stop a nuovi distributori automatici di bevande aperti 24 ore su 24 in città e soprattutto in centro storico. E’ questa la strada imboccata dal Comune per limitare l’impatto negativo di questi luoghi che spesso si caratterizzano per schiamazzi notturni dei frequentatori e abbandono di rifiuti oltre a rappresentare una criticità per il decoro urbano.
La commissione Territorio e Politiche Economiche che si è riunita martedi pomeriggio presieduta da Rosita Viola, ha deciso di modificare la delibera del 2014 che definisce una serie di esclusioni dal centro storico per determinate categorie economiche, ampliando l’elenco con i distributori di bevande. Una norma, quindi che agisce per il futuro, ma non incide sullo stato attuale delle cose.
Una scelta che va incontro alla mozione presentata alla fine di agosto da Chiara Capelletti (FdI) che chiedeva per la verità una limitazione degli orari di apertura di questi open shop e in particolare la loro chiusura nella fascia notturna.
“Nostro scopo era aprire una riflessione sul tema”, chiarisce Capelletti. “Oggi questo confronto c’è stato, ed è stato illustrato quello che un Comune può e non può fare secondo norma di legge”. Imporre chiusure serali, come hanno fatto altre città, rischia di vedere il Comune soccombere ad un ricorso al Tar dei proprietari, ma “sarebbe anche sufficiente una sorta di ‘moral suasion’ nei confronti dei frequentatori, attraverso passaggi ravvicinati di pattuglie di sorveglianza nei luoghi più critici, di cui tutti sono a conoscenza”.
Alla fine del dibattito, la scelta di modificare la delibera del 2014 è apparsa a tutti come la strada migliore per ridurre almeno l’impatto futuro di questi locali (peraltro non ci sono state segnalazioni formali di disturbo al Comune) mentre per quelli già attivi è impossibile imporre limitazioni.
“Ritirerò la mozione quando vedremo il testo della delibera modificata”, conclude Capelletti.
Altro tema trattato in commissione, la proposta di modifica del regolamento viario e della qualità urbana presentata sempre da Fratelli d’Italia per dare la possibilità di chiedere il plateatico anche ad altre attività oltre agli esercizi pubblici (bar e ristoranti). La discussione è stata rimandata ad una nuova convocazione della Commissione alla quale saranno chiamati a partecipare anche i rappresentanti del DUC, il tavolo di lavoro che, appunto, riunisce Comune e terziario cittadino.
Giuliana Biagi