Uri Caine, da Verdi a Paul Simon
sotto il segno del jazz

Viaggio da Bach a Paul Simon con il talento di un mago della tastiera, che ad ogni concerto intreccia epoche e stili facendo scaturire dal pentagramma un caleidoscopio di emozioni: è “Bach…and forth”, evento inaugurale di “STRADIVARIfestival – Il Pianoforte” che sabato sera ha portato in scena nell’Auditorium G. Arvedi di Cremona il pianista statunitense Uri Caine.
La prima edizione della rassegna, promossa da Museo del Violino e Unomedia con il sostegno di Fondazione Arvedi Buschini e MdV Friends, propone quattro concerti con artisti internazionali -preceduti da altrettanti incontri di approfondimento- dedicati a Bach, padre della musica moderna ma anche della letteratura musicale per tastiera, attraverso diverse declinazioni.
Uri Caine, eclettico pianista di Philadelphia dallo spiccato stile improvvisativo, ha intrigato il pubblico con pezzi originali senza una scaletta precisa ma con assoluto equilibrio. “Suono una versione particolare delle Variazioni Goldberg: parto dal tema per poi proseguire improvvisando, con musica ispirata a brani celebri che spaziano nel tempo, da Verdi a Mahler fino a Paul Simon”.
Altre volte il pianista si era esibito con successo a Cremona, mostrando una passione per il jazz risultata evidente anche in questa occasione. “Sono felice, mi piace questa città dove ricordo di aver già suonato in passato e poi questo Auditorium è intimo, l’acustica è ottima ed è bello pure il Fazioli”. “STRADIVARIfestival – Il Pianoforte” proseguirà con Angela Hewitt, Ramin Bahrami e Alexander Lonquich.
Federica Priori