Politica

Gara Saap, Portesani: "Coop
cremonesi beffate da una formula"

“E’ alquanto singolare che il sindaco Virgilio legga la protesta degli educatori delle cooperative cremonesi come una strumentalizzazione politica messa in atto dall’opposizione. Forse non ha sentito che dalla piazza saliva il grido di ‘traditore’ scandito proprio da chi dichiarava di averlo votato e ha fatto, legittimamente, professione di aver scelto proprio lo schieramento da lui rappresentato. Che c’entrano le opposizioni?”

Alessandro Portesani, di “Novità a Cremona”, torna sulla questione dell’appalto per il servizio di assistenza scolastica disabili che ha visto perdente il raggruppamento di imprese cremonesi del sociale (cinque cooperative) con una risposta politica ma anche con una spiegazione di natura tecnica per motivare le ragioni della sconfitta di misura da loro subita.  La questione politica che divide i due schieramenti (centrosinistra e centrodestra) sta nella modalità scelta per l’assegnazione: il sindaco Virgilio ha rivendicato la bontà della gara pubblica perchè garanzia di trasparenza e consente al Comune di valutare che le singole offerte corrispondano al meglio al proprio modello di servizio; Portesani e il centrodestra ritengono invece che l’accreditamento delle singole realtà cooperative garantisca ugualmente qualità e consenta possibilità di scelta all’utente. Ovviamente per accreditarsi le imprese devono avere requisiti adeguati. E fa notare come altri servizi sociali dello stesso Comune di Cremona, come l’assistenza domiciliare minori e il Sad, siano assegnati mediante accreditamento.

“Il sindaco – aggiunge ora Portesani – in commissione Vigilanza ha detto che  ‘questa vicenda ruota intorno a una questione economica, un tema posto dalle cooperative che gestiscono il servizio’.
“Ebbene, ho messo a confronto le due proposte e quello che emerge è che è stata una piccola variazione percentuale del ribasso ad influire in maniera molto significativa sull’assegnazione dell’appalto. Un ribasso leggermente più incisivo avrebbe potuto garantire all’ATI (associazione temporanea di imprese) delle Cooperative Cremonesi l’aggiudicazione dell’appalto”.

Portesani snocciola i numeri: “Per aggiudicarsi l’appalto, l’ATI avrebbe dovuto superare un punteggio totale di 90 punti, soglia raggiunta dal concorrente Progetto A. Il punteggio totale della gara è stato determinato dalla somma tra il punteggio tecnico e quello economico. Nel dettaglio: ProgettoA ha ottenuto 80 punti tecnici e 10 economici, totalizzando 90 punti; ATI Cooperative Cremonesi ha conseguito un punteggio tecnico superiore, pari a 82, ma un punteggio economico di soli 7,85, per un totale di 89,85 punti. Con una differenza minima di 0,15 punti, l’ATI avrebbe dovuto migliorare la propria offerta economica per vincere la gara”.

Calcolatrice e documenti di gara alla mano, Portesani ha calcolato quale doveva essere il ribasso sul prezzo alla base dell’appalto che avrebbe fatto conseguire l’aggiudicazione alle cooperative cremonesi, sulla base del criterio di attribuzione dei punteggi previsto dal bando e quindi utilizzato dalla commissione. Emerge che “considerando il ribasso applicato da ProgettoA, il 4,05%, l’ATI avrebbe dovuto applicare un ribasso del 3,25% anzichè del 3,18%, quindi con uno scarto veramente minimo di 0,07 punti percentuali. In termini assoluti, una differenza di 2.223 Euro, su un importo a base d’asta pari a 3.176.086,48 euro”.

“Ma ancora”, insiste il capogruppo di ‘Novità a Cremona’, è stupefacente l’analisi del metodo di attribuzione del punteggio economico.  Se il Comune, come sostenuto da ampia giurisprudenza del Consiglio di Stato per le gare ad alto impatto di manodopera, avesse applicato la formula di attribuzione del punteggio economico basata sul prezzo (e non sul ribasso), ProgettoA avrebbe ottenuto 90 punti e l’ATI delle Cooperative Cremonesi avrebbe conseguito 91,10 punti. Dunque avrebbe vinto la gara, grazie al miglior progetto tecnico presentato”.

“A maggiore ragione dunque – conclude il capogruppo di ‘Novità a Cremona’ –  a livello istituzionale appoggeremo senza ‘se’ e senza ‘ma’ ogni eventuale azione delle cooperative locali”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...