Politica

Cittadinanza onoraria ai minori
stranieri: serve regolamento

Tornerà in Consiglio comunale il conferimento della cittadinanza onoraria o comunque di un riconoscimento simile, ai ragazzi minorenni stranieri legalmente residenti a Cremona e che abbiano compiuto almeno cinque anni di studio in Italia. Una proposta di Rosita Viola, capogruppo di Sinistra per Cremona, che era già stata discussa in Consiglio a novembre senza che si arrivasse a una conclusione e pertanto rimandata in commissione Cultura e Cittadinanza.

In Commissione, ieri pomeriggio, la presidente Marialuisa D’Ambrosio ha proposto di emendare il Regolamento vigente “per la concessione delle civiche onorificenze”, inserendo una nuova tipologia, la “cittadinanza civica”, con cui sancire l’appartenenza alla comunità locale degli stranieri e il loro ruolo sociale ed economico, rafforzando così la coesione fra popoli e culture.

Una soluzione che al termine della discussione si è però rivelata impraticabile, secondo il giudizio tecnico del dirigente del Settore demografico e stato civile, Paolo Viani a causa della diversa natura di un riconoscimento di questo tipo, rispetto a quelli regolamentati attualmente. La cittadinanza onoraria infatti, come pure quella benemerita o la medaglia d’oro, intende valorizzare persone che si siano distinte nelle proprie attività, contribuendo così al prestigio di Cremona (tra i più recenti “cittadini onorari”, i musicisti Giuranna, Petracchi, Krylov). Da qui la necessità di redigere un regolamento ex novo per il particolare tipo di riconoscimento proposto dall’esponente della Sinistra. Il prossimo passo sarà dunque la modifica del testo e la sua riproposizone in Consiglio.

La commissione ha in parte mostrato uno scenario già visto a novembre, con i consiglieri di Fratelli d’Italia, tranne Matteo Carotti, che sono usciti dalla commissione per impegni (in Consiglio era intervenuto Marco Olzi, che si era detto contrario come pure la Lega); Forza Italia contraria; mentre la consigliera Ceraso (Oggi per Domani), ha dato il suo assenso pur ritenendo che non si tratti dello strumento più efficace per favorire l’integrazione (come invece potrebbero essere interventi di competenza comunale quali alfabetizzazione o orientamento scolastico).

Tutti favorevoli invece i consiglieri di maggioranza, con Vittoria Loffi che ha proposto di integrare nel nuovo ordine del giorno anche la promozione del referendum sulla cittadinanza, di recente autorizzato dalla Corte Costituzionale: la proposta su cui gli italiani dovranno esprimersi nella prossima primavera è di accorciare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia per gli stranieri maggiorenni, per poter richiedere la cittadinanza italiana.

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