Riforma della Giustizia:
avvocato e magistrato a confronto

Confronto sulla giustizia nella trasmissione “Punto e a capo” su Cr1 tra Francesco Panchieri, magistrato in forza da poche settimane al Tribunale di Reggio Emilia che ha lavorato negli ultimi 5 anni al Tribunale di Cremona e Alessio Romanelli, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cremona. Al centro della discussione la riforma della Giustizia annunciata dal Governo che vede l’Anm, di cui Panchieri fa parte, totalmente contraria. Viene ritenuta una riforma che non permette di ridurre la durata dei processi e non migliora la qualità dei processi. L’unico obiettivo sembra essere indebolire la magistratura, esponendo i cittadini alle conseguenze in termini di minor garanzie.
Sull’aspetto più controverso, quello della separazione delle carriere, l’avvocato Alessio Romanelli ha ribadito di essere favorevole, auspicando una netta distinzione tra il ruolo del pubblico ministero e quello dei giudici, favorendo un confronto più diretto tra la polizia giudiziaria e il pubblico ministero.
Per Panchieri una formazione comune fra tutti i magistrati è necessaria per una carriera che vedrà funzioni distinte ma un’unica squadra, quella della giustizia, attuando così la Costituzione. Per questo l’ANM ha confermato lo sciopero previsto per il 27 febbraio, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dei cittadini sui temi cruciali legati alla riforma in corso.
Per l’avvocato Romanelli non si rompe alcuna osmosi e non si vuole fare una formazione distinta dal punto di vista culturale. Quello che vuole separare la riforma sono le carriere del pubblico ministero e del giudice – per dare attuazione all’articolo 111 della Costituzione che vuole un giudice terzo e imparziale – questo serve per garantire la tutela del cittadino.
I due prestigiosi ospiti si son ritrovati d’accordo sulle emergenze che colpiscono la Giustizia italiana. Il tribunale di Cremona è alle prese con una grave carenza di personale, con scoperture che superano il 66% per il personale amministrativo.
“Stiamo cercando di mantenere viva l’attenzione e portare avanti una battaglia politica per sensibilizzare il Ministero e le autorità locali”, ha dichiarato l’avvocato Romanelli, evidenziando l’importanza di far arrivare il personale necessario. Inoltre, ha aggiunto che l’Ordine sta collaborando anche con il Giudice di Pace, mettendo a disposizione personale per supportare il lavoro.
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