Peste Suina, luce in fondo al tunnel:
verso stop a zona di restrizione

Dopo mesi di angoscia e preoccupazione, il mondo dell’allevamento può forse tirare un sospiro di sollievo: la situazione, sul fronte della Peste Suina Africana, è infatti finalmente in via di miglioramento, e anche il virus dell’influenza aviaria sembra essersi fermato.

Come spiega Vincenzo Traldi, direttore del Dipartimento Veterinario di Ats Valpadana, negli allevamenti e tra i cinghiali esaminati in territorio cremonese il famigerato virus della Psa non è mai apparso, e da mesi non ci sono più focolai neppure nei territori limitrofi, comeLodi, Pavia e Milano, né nella vicina Emilia Romagna.
Permane invece la circolazione del virus nel selvatico, in quanto ancora si trovano cinghiali positivi tra Pavia e Milano, ma per fortuna le misure di prevenzione attivate negli allevamenti sono riuscite ad evitare ulteriori contagi.
In questo scenario, l’auspicio è che l’Unione Europea a breve “liberi”, almeno in parte, i 33 comuni del Cremonese e del Cremasco che ancora sono in fascia di restrizione 1.
Anche sul fronte dell’Aviaria sembra che le cose siano in fase di miglioramento: l’ultimo focolaio è stato il 5 gennaio in provincia di Mantova, mentre nel Cremonese l’epidemia si è fermata ai due allevamenti di Casaletto di Sopra che erano stati individuati lo scorso ottobre. Da oltre 4 mesi non vi sono quindi più segnali di espansione dell’epidemia.
Laura Bosio