Cronaca

Adescavano vittime online
e le rapinavano: tre in manette

Adescavano le proprie vittime sui siti di dating, chiedendo di incontrarle in luoghi appartati, poi le rapinavano, minacciandole con il coltello: questo il modus operandi della banda sgominata tra Piacentino e Cremonese dai Carabinieri di Fiorenzuola. Due sono gli episodi contestati alla banda di giovani, tutti italiani e di età compresa tra i 19 e i 31 anni, che ora sono custoditi nel carcere di Novate. Altre due persone sono state denunciate.

I presunti malviventi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, hanno agito in due distinte giornate nella zona della “bassa” piacentina, più precisamente nel primo pomeriggio del 1° febbraio e nella tarda serata del 9 febbraio 2025.  Entrambe le vittime, tramite una chat di incontri che garantisce l’anonimato degli iscritti, si erano accordate per un appuntamento “al buio” in una località appartata del Comune di Villanova sull’Arda.

Ma, al momento dell’incontro, era scattata l’imboscata. La richiesta del gruppo, dietro minacce e intimidazioni, era sempre la stessa: soldi in contanti. A rendere ancora più grave la vicenda, il fatto che almeno uno degli aggressori fosse, in entrambi gli eventi, armato di coltello.

Nel primo episodio il malcapitato, originario della provincia di Parma, era riuscito a risalire in auto e a fuggire. Meno fortunata la seconda vittima, anch’essa residente in provincia di Parma: trovatosi davanti i tre aveva reagito e ne era scaturita una colluttazione, durante la quale l’uomo era finito nel canale, e uno degli aggressori gli aveva spinto il viso sott’acqua.

Era però riuscito a rialzarsi e a scappare, chiudendosi nella sua auto e bloccando le portiere, per poi chiamare il 112. Il malcapitato non era però riuscito ad allontanarsi, in quanto i tre gli avevano rubato le chiavi del veicolo, per cui aveva dovuto aspettare lì i soccorritori.

Le indagini dell’Arma, coordinate dalla Procura Piacentina, si sono concentrate sull’analisi delle immagini riprese dalle telecamere situate nei pressi del luogo teatro delle imboscate, alcune comunali e altre di abitazioni private. Durante gli accertamenti, i militari hanno individuato i tre responsabili materialmente delle imboscate e altre due persone, tra cui una donna, entrambe ritenute responsabili di aver svolto funzioni di sostegno logistico.

I tre giovani, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gio del Tribunale di Piacenza, sono stati fermati e arrestati il 22 febbraio, con il supporto dei carabinieri del Comando Provinciale di Cremona, mentre i due presunti complici sono stati denunciati. Le accuse sono di tentata rapina in concorso, rapina in concorso, porto abusivo di arma e lesioni personali aggravate.

Nel corso delle perquisizioni, effettuate nelle province di Piacenza e Cremona, sono stati rinvenuti oggetti ritenuti di particolare interesse investigativo, tra cui tre coltelli e una pistola giocattolo priva di tappo rosso. lb

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