Cronaca

Suicidio in carcere, Romanelli:
"Ampliare le misure alternative"

Foto Sessa

Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Cremona Alessio Romanelli è intervenuto oggi sul suicidio in carcere di un detenuto che ieri si è tolto la vita nella sua cella. “E’ il secondo in meno di un anno, un numero in continua crescita su base nazionale, ma anche se fosse soltanto uno sarebbe già un numero eccessivo.

Situazioni di disagio che portano a gesti estremi nascono dai numeri e dal sovraffollamento che anche il carcere di Cremona vive e che è quello con i numeri più alti di presenza di detenuti nel distretto di Corte d’Appello insieme a Bergamo”.

Il presidente Romanelli

“A Cremona”, ha spiegato Romanelli, “ci sono oltre 500 detenuti nei due padiglioni, molti provenienti da altri istituti, quindi con difficoltà enormi anche nel gestire la parte pedagogica e socializzante dell’istituto. l’Avvocatura non può far altro che lanciare l’ennesimo grido di allarme per una situazione che è sempre più insostenibile. Questo stillicidio di suicidi che purtroppo avviene nelle carceri italiane deve essere fermato”.

Per il presidente Romanelli, sarebbe “fondamentale ampliare le possibilità di accesso alle misure alternative alla detenzione. Si tratta di misure particolarmente efficaci nel ridurre i tassi di recidiva. Chi sconta la pena attraverso alternative alla detenzione presenta percentuali di ricaduta nel reato inferiori rispetto a chi la sconta in carcere”.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...