Cronaca

Turismo, Santanché: "Puntare
su padiglione Infinity-PalaCremona"

Fotogallery Francesco Sessa

Convegno sul turismo lunedì mattina a CremonaFiere, ospite la ministra Daniela Santanchè. Sul progetto Infinity-PalaCremona, una location polifunzionale da 3mila posti da realizzare proprio negli spazi della Fiera e su cui c’è unità d’intenti tra enti locali, associazioni e politica, e che era stato presentato a Roma al ministero a dicembre, si sono concentrate le conclusioni dell’intervento della ministra.

“Il padiglione è fondamentale” ha detto. “Per la Fiera, per Cremona e per il territorio. Ci stiamo lavorando. Ci avete chiesto un milione, faremo il possibile. Ma sono ottimista e penso che ce la faremo”.

Poi Santanchè ha ricordato che nel 2024 in provincia di Cremona “il Governo ha assegnato risorse per due milioni di euro, di cui più di un milione a Isola Dovarese”.

Il professor Stefano Soglia, coordinatore del progetto Dmo Vist Cremona ha snocciolato alcuni dati interessanti sul turismo a Cremona nel 2025 e sulle prospettive per quest’anno, attingendo dall’osservatorio turistico cremonese.

Emerge un aumento del sentiment turistico del 7% nel 2024 rispetto al 2023 e previsione di +11.4 a fine 2025. I picchi turistici previsti quest’anno per CremonaMusica, Torrone, Superbike e festival Monteverdi.

Ad aprire i lavori il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni, al cui intervento sono seguiti quelli del presidente della Provincia, Roberto Mariani e del sindaco di Cremona Andrea Virgilio. Tutti hanno concordato, così come il presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio, su quanto sia importante fare rete tra i diversi attori coinvolti per rilanciare il turismo nel territorio.

Partendo dall’analisi del progetto Infinity1 per l’implementazione del polo fieristico – importante indotto per il turismo –, il ministro Santanché ha ricordato le risorse impegnate dal dicastero in favore della Lombardia e della provincia di Cremona – dalle risorse relative al FUNT ai progetti per i piccoli Comuni a vocazione turistica – e ha evidenziato l’impegno in tema di regolamentazione degli affitti brevi, dove, in provincia di Cremona, si registrano oltre 500 CIN rilasciati, equivalenti a più del 90% delle strutture registrate.

Durante il dibattito, particolare attenzione è stata dedicata alla recente costituzione della Destination Management Organization (DMO) e alle sue potenzialità per lo sviluppo turistico del territorio. Le discussioni hanno sottolineato l’importanza di strategie efficaci e collaborazioni tra istituzioni e operatori del settore, volte a promuovere una crescita sostenibile per il territorio cremonese.

“Il turismo a Cremona è cresciuto molto, anche grazie agli investimenti fatti con le fiere, ma si può ancora fare tantissimo, giocando in squadra e valorizzando le risorse del territorio – ha commentato il Ministro Santanchè nel corso dell’incontro–. A partire, ad esempio, dall’implementazione del padiglione fieristico, per il quale sono ottimista: vedrete che ce la faremo. Ma non solo: ci sono delle risorse locali ancora non sfruttate, come il turismo fluviale, che potrebbe creare un vero e proprio marchio legato all’acqua, mettendo in rete tutti i Comuni che si affacciano sui fiumi.

“In questo senso – ha ricordato il ministro –, il Ministero sta già sostenendo un progetto con il bando piccoli Comuni a vocazione turistica. E poi dobbiamo cogliere le opportunità dei grandi eventi, come le manifestazioni a tema superbike, e ancora la sfida dell’intelligenza artificiale, che va colta come opportunità al servizio dell’uomo e non viceversa, anche per consolidare i già ottimi risultati di questi segmenti. Insomma – ha concluso il ministro –, le risorse non mancano, le capacità e l’ottimismo nemmeno. Siamo l’Italia e insieme faremo grandi cose, come già abbiamo iniziato a fare”.

“Il territorio cremonese si distingue per le sue caratteristiche uniche, unendo storia, cultura, arte e tradizione – ha detto il presidente della Provincia di Cremona, Roberto Mariani – in un’ottica di sviluppo coordinato, le istituzioni e le imprese del territorio hanno dato vita alla DMO (Destination Management Organization), una cabina di regia strategica per la promozione e la crescita del turismo cremonese. Questo strumento di governance territoriale – ha proseguito – ha già portato a risultati concreti e continuerà a guidare le future azioni di sviluppo, in sinergia con il progetto Masterplan IoCiCredo, che sfide legate ai trasporti, alle infrastrutture e alla mobilità, utili anche per lo sviluppo turistico”.

A supporto di questa visione strategica, CremonaFiere, il secondo polo fieristico della Lombardia, svolge un ruolo determinante nell’attrazione di visitatori e operatori del settore. “I dati confermano una crescita costante del turismo – ha dettagliato Mariani – soprattutto rispetto alle strutture ricettive, incluse quelle extralberghiere, che oggi rappresentano il 66% del totale (392)”.

“Abbiamo avviato, anche grazie al contributo fondamentale della Camera di Commercio, la Destination Management Organization (DMO), un soggetto unico per coordinare la promozione turistica di Cremona e della provincia – ha spiegato il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio – supportando gli enti locali e gli stakeholder nell’accesso a finanziamenti pubblici e privati. Abbiamo anche istituito e implementato l’Osservatorio del Turismo, per monitorare l’impatto delle nostre azioni grazie a una raccolta di dati concreti sui flussi turistici, sull’occupazione alberghiera e sulla provenienza della clientela. Cremona è una città con un’offerta culturale in continua crescita – ha aggiunto il primo cittadino – per valorizzarla stiamo recuperando edifici storici e creando nuovi spazi per la musica e per le attività culturali, come il progetto Infinity 1 Pala Cremona, che vogliamo realizzare proprio all’interno di un padiglione della fiera”.

“Bisogna coordinare e mettere a sistema le specificità dei vari Enti e delle varie Associazioni, vincere qualche resistenza, un percorso obbligato se si vuole competere in un mercato globale sempre più complesso – ha detto Gian Domenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia.  Camera di Commercio di Cremona, Comune di Cremona, gli enti pubblici cremonesi hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la costituzione di organismo unitario a cui affidare compiti di sviluppo coordinato del turismo in ambito provinciale. A questa dichiarazione d’intenti è seguito l’affidamento a Reindustria da parte della Camera di Commercio e del Comune di Cremona di alcune azioni preliminari – ha proseguito – tra queste la predisposizione del piano strategico di sviluppo turistico di Crema, Casalmaggiore e Soncino, commissionato direttamente dalla Camera, e la sua integrazione con quello già predisposto dal Comune di Cremona. L’Osservatorio del turismo provinciale conferma quanto gli eventi organizzati da Cremona Fiere condizionino positivamente la performance del settore turistico-ricettivo – ha concluso Auricchio – oltre a generare ricadute positive sulle imprese dell’artigianato alimentare e artistico e su quelle agro zootecniche, filiere fondamentali per il nostro territorio”.

 “La Fiera di Cremona è per sua natura espressione del tessuto economico ed istituzionale del territorio, il “brand Cremona” è stato costruito nel tempo con lavoro e lungimiranza – ha dichiarato Roberto Biloni, presidente di Cremona Fiere – negli ultimi anni abbiamo però lavorato per far conoscere la nostra fiera inserendo anche nuovi eventi. Le fiere sono sempre state occasione di affari ma oggi, oltre che strumento di visione, devono diventare anche strumenti multifunzionali di sviluppo economico e turistico. Questo forte legame con il territorio si traduce in un asset originale che è l’esperienza che possiamo offrire alle aziende e ai visitatori – ha detto – abbiamo deciso di progettare insieme al territorio un nuovo modello di business che non fosse solo della fiera, ovvero l’Infinity 1. Questo progetto – ha spiegato Biloni – renderà il nostro padiglione 1 un padiglione polifunzionale attrezzato per ospitare eventi e spettacoli fino a 2500 presenze. L’attività svolta in questi anni e la sinergia con le istituzioni ci ha portato a guardare ulteriormente avanti, perché oggi abbiamo la certezza di avere le carte in regola per fare anche questo salto nell’offerta turistica”.

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