Cronaca

Caso kebab, udienza al Riesame
Le difese: "Non c'è stata rapina"

Anche il 15enne sentito dalla procura dei minori. Il suo legale: "Fatti molto meno gravi di quanto prospettato"

E’ stato discusso oggi al tribunale del Riesame di Brescia il caso della rapina al titolare pakistano del kebab di via Guarneri del Gesù dello scorso 26 febbraio. I giudici del Riesame dovranno decidere se confermare il carcere per i gemelli albanesi che hanno fatto ricorso, oppure se liberarli. I due 18enni sono assistiti dagli avvocati Guido Priori e Marco Soldi. In arresto era finito anche un 15enne italiano assistito dall’avvocato Walter Ventura.

“Abbiamo contestato l’insussistenza della gravità indiziaria“, ha detto l’avvocato Soldi, “in quanto dai video della videosorveglianza si vedono solo due persone, e non tre, come indicato dalla persona offesa. Quindi uno dei due non c’entra niente perchè si è solo affacciato e poi se n’è andato. In più, ascoltando gli audio, non si sentono minacce, nè richieste di denaro“.

Per quanto riguarda il coltello, il legale ha sottolineato che al momento in cui era in corso la zuffa tra il pakistano, il minore e uno dei gemelli, il coltello è stato preso dal bancone da uno degli albanesi e spostato. “Non è mai stato utilizzato”, hanno sostenuto i legali, che quindi hanno insistito che il reato di rapina non si è consumato“. I due avvocati hanno chiesto la remissione in libertà dei due arrestati. I giudici si sono riservati.

Anche il minorenne, che è in comunità, è stato sentito dalla procura. “I fatti sono molto meno gravi di quanto prospettato”, ha detto il suo legale. Al giudice, il 15enne ha detto di essere un cliente del locale e che con il titolare c’erano già state delle discussioni. Ha ammesso la zuffa, e di averlo colpito con un anello. “Ma era girato, quindi non pericoloso“. Ha invece negato la rapina, sostenendo di non aver mai avuto l’intenzione di rubare. “Non ne aveva l’interesse”, ha fatto sapere l’avvocato Ventura, che spera in un affidamento in prova del suo assistito.

Quella sera il titolare del locale, un pakistano di 39 anni, era stato ferito alla fronte. I due maggiorenni, il minorenne e altri amici, tra cui una ragazza, stavano tornando da una festa di compleanno. Avevano bevuto molto. Poi erano entrati nel locale dove c’era stata una discussione tra il 15enne e il commerciante che si era rifiutato di farlo andare in bagno. Il pakistano lo avrebbe afferrato per un braccio ed era nata la colluttazione.

Secondo il titolare del kebab, quei ragazzi volevano rapinarlo. L’uomo aveva raccontato di essere stato minacciato con un coltello e che la ragazza aveva portato via delle bottiglie di birra.

Sara Pizzorni

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